Benazzo: «Lebbrosario? Zaia ha offeso la nostra sanità»

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SANITÀ ROVIGO Lebbrosario: la parola, pronunciata dal presidente della...

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SANITÀ

ROVIGO Lebbrosario: la parola, pronunciata dal presidente della Regione Luca Zaia durante l'inaugurazione del nuovo laboratorio dell'Ulss 5, scatena un'onda di indignazione. Per il segretario della Fp Cgil Davide Benazzo, sentir dire «che l'ospedale di Rovigo fino a 10 anni fa ero solo un problema, un centro modesto se non scadente, un lebbrosario, e che solo dopo gli ultimi investimenti è diventato un punto di eccellenza, ci ha sbigottiti e offesi». L'esponente della Cgil, che aveva organizzato un presidio all'entrata dell'ospedale, «per ribadire la necessità di una inversione di marcia rispetto al progressivo impoverimento della sanità pubblica», prende le difese dei lavoratori: «Rovigo è sempre stato un ottimo ospedale grazie ai tanti professionisti che vi lavorano e molti, seduti in platea, sono stati offesi. È vero il contrario: la professionalità dimostrata dai tanti lavoratori di questa Ulss sta mettendo le pezze alle mancate assunzioni e agli scarsi investimenti: meno 50 milioni di finanziamento annuale dal 2012 a oggi». L'attacco è anche politico: «Il presidente dimentica che il partito che rappresenta è al Governo, che lo è stato quando ha vinto le elezioni negli ultimi 25 anni, e che da 20 in Veneto nomina l'assessore alla Sanità. Sentir dire che non è colpa sua se mancano i medici e se i lavoratori della sanità del Veneto sono i meno pagati della nazione, lascia esterrefatti». Benazzo punta il dito su un altro aspetto: «Ha pure affermato che la programmazione regionale non sta avvantaggiando il privato: nell'ospedale di Trecenta sono stati cancellati 5 posti letto di Riabilitazione di terzo livello e ne sono stati dati 10 alla Casa di cura di Rovigo; ad Adria sono stati tolti 25 posti letto di Chirurgia e nella struttura privata di Porto Viro aggiunti 21 nella stessa area con un importante aumento delle funzioni, sostituendo Adria nella centralità di riferimento sanitario per il Basso Polesine. Alla struttura privata di Santa Maria Maddalena l'Area Chirurgica è diventata con posti letto ordinari e sono stati aggiunti 31 posti per l'extra regionale». Sulle parole di Zaia interviene anche il consigliere regionale del Pd Graziano Azzalin, che parla di «una passerella elettorale con una caduta di stile: non sappiamo come sia venuto in mente a Zaia di paragonare l'ospedale di Rovigo a un ex lebbrosario, ma fotografa la considerazione che ha del Polesine. L'ospedale funzionava meglio qualche anno fa perché non mancavano tanti medici come oggi». La consigliere regionale Patrizia Bartelle di Italia in Comune, insieme alle due esponenti adriesi Giulietta Tiengo e di Anna Paola Tosato, si dicono «furenti. Esigiamo le scuse di Zaia, non accettiamo che si faccia propaganda elettorale sulla pelle dei polesani».

F.Cam.
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Il Gazzettino