Bellunesi nel Centro di riabilitazione «Redemptor hominis» di

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Bellunesi nel Centro di riabilitazione «Redemptor hominis» di...

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Bellunesi nel Centro di riabilitazione «Redemptor hominis» di Tbilisi. Niente paura. Ci sono stati e già sono tornati. E l'operazione ha avuto il volto della solidarietà. Là, nella periferia nord della capitale della Georgia, Renzo e Clara Andrich - papà e figlia - hanno creato un laboratorio per l'educazione all'autonomia delle persone disabili. Renzo, si sa, è uno degli ingegneri-pionieri a livello italiano per tutto ciò che concerne le soluzioni tecniche utili a far vivere con dignitosa indipendenza chi sta in carrozzina. In Georgia ha portato non solo semplici forchette adattate o gli infilacalze. Pure telecomandi per far funzionare porte, finestre e luci. E poi dieci carrozzine elettriche. In più ha installato una cucina modello, con la collaborazione di una ditta friulana del settore. Clara, invece, che è logopedista, ha fatto la sua parte insegnando a vari disabili ad usare i cosiddetti «comunicatori», strumenti per chi non sa parlare. «Siamo riusciti a consegnare il materiale in mano a tecnici georgiani, ma soprattutto abbiamo portato un metodo», è la soddisfazione. Un'operazione interamente bellunese, coordinata dalla Caritas diocesana che, guidata da don Giorgio Soccol, ha messo una piccola base in euro. Ma il grosso dell'iniziativa è frutto di volontariato. Ma perchè in Georgia? «Esisteva già un progetto di solidarietà collegato all'economia agricolo forestale nella quale era coinvolta la Caritas di Tbilisi», spiega Andrich. Il passo, nella collaborazione, è stato breve. «Avvalendoci anche della collaborazione di Stefano Maurizio, veneziano, e Antonio Caracciolo, milanese siamo andati in Georgia per un sopralluogo. Là vivono come da noi cinquant'anni fa». Ecco che tra fatiscenti e giganteschi condomini «ex sovietici» l'ambulatorio firmato «Belluno» è un'isola di pulizia ed efficienza. E dove il degrado e le sacche di povertà la fanno da padrone gli ausili studiati da Renzo Andrich rappresentano una boccata d'aria fresca. (((dedonad)))
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Il Gazzettino