BATTAGLIA TERME Un'intera comunità è in lutto per la morte di Francesco

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BATTAGLIA TERMEUn'intera comunità è in lutto per la morte di Francesco Masiero, il trentaduenne operaio spirato sabato mattina, stroncato da un tumore fulminante. Una notizia...

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BATTAGLIA TERME
Un'intera comunità è in lutto per la morte di Francesco Masiero, il trentaduenne operaio spirato sabato mattina, stroncato da un tumore fulminante. Una notizia che è piombata come una mazzata sul piccolo Comune euganeo dove Cesco, come tutti lo chiamavano confidenzialmente, era conosciutissimo. Dopo avere perso il lavoro, circa un anno e mezzo fa, Masiero era stato impiegato dall'amministrazione cittadina come lavoratore socialmente utile. «Si occupava di assistere le persone che presentano particolari problemi di natura motoria lo ricorda affranto il sindaco Massimo Momolo - Francesco era sempre disponibile, desideroso di aiutare il prossimo ed efficiente. Aveva preso il suo impegno con una grande dedizione. Tutti i dipendenti che hanno avuto la possibilità di conoscerlo non possono che parlarne bene. Così come le molte persone, soprattutto anziane, che ha seguito nel suo lavoro per conto dei Servizi sociali del Comune».

Il primo cittadino confessa di essere rimasto sconvolto quando, sabato, è stato informato che il trentaduenne aveva perso la sua battaglia contro il male. «Non ne sapevo assolutamente nulla racconta - La malattia deve avere avuto un decorso rapidissimo. Appena appresa la notizia della sua scomparsa, mi è venuto in mente che lo avevo incontrato e salutato nemmeno due mesi fa. Mi era parso tranquillo e in forma, come sempre. Evidentemente, il decorso è stato fulmineo, così come il crollo».
A lasciare attonito un intero paese, che oggi nella chiesa parrocchiale si stringerà ai famigliari per l'ultimo saluto a Cesco, soprattutto il fatto che l'operaio era il ritratto della salute. Era infatti uno sportivo che dedicava molto del suo tempo all'attività fisica. Noto a tutti per la sua grande passione per il pallone. «In particolare continua Momolo - conosceva benissimo i nomi e l'intera carriera di tutti i calciatori di nazionalità straniera che militano nelle squadre italiane. Era anche tifoso del Milan. A calcio aveva pure giocato, in alcune formazioni dilettanti. Per un certo periodo, anche assieme a mio figlio Alessandro, con il quale condivideva questa grande passione».
Francesco Masiero lascia nel dolore il padre Claudio, la mamma Chiara e la sorella Margherita. Chiusi ieri nel proprio dolore nell'abitazione di via Pistore, nel centro di Battaglia Terme. Ieri, alle 18, è stato recitato il rosario in suffragio di Francesco, nella chiesa vecchia di Battaglia.

Eugenio Garzotto
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino