Barriere architettoniche, il piano è realtà

Barriere architettoniche, il piano è realtà
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SACILE
Adottato all'unanimità il Piano per l'eliminazione delle barriere architettoniche. A illustrare il piano l'assessore alla Pianificazione urbanistica Anna Zanfrà, che ha spiegato il cammino intrapreso a partire dal 2012. «Un voto unanime che ha avvicinato maggioranza e minoranza - ha spiegato - su un tema che non deve avere colori politici, perché risolve problemi che interessano le persone che hanno problemi fisici. Ma va anche incontro alle necessità delle famiglie con bambini piccoli e anziani. Il Peba elaborato parte da molto lontano, i primi riferimenti nascono da un'indagine svolta sul territorio ancora dal consigliere Stefano Bottecchia, il quale ha steso su carta le principali problematicità in materia di barriere architettoniche per le persone disabili. Da quello studio la prima amministrazione Ceraolo ha dato vita ad un progetto innovativo e sperimentale per portare la città del Livenza ad essere inclusiva e accessibile, con uno sguardo a 360 gradi, quindi prendendo in esame tutte le problematicità legate alla movimentazione delle persone, bambini, anziani e famiglie oltre naturalmente ai disabili. In collaborazione con l'area welfare di comunità della Regione, Federsanità Anci Fvg e l'Azienda sanitaria della Bassafriulana con l'architetto Carlo Zanin, si è dato vita ad un tavolo permanente di lavoro, attorno al quale si sono seduti tutti i principali portatori d'interesse che hanno dato il loro prezioso contributo. Azienda Sanitaria, Ambito distrettuale, consiglio comunale delle ragazze e dei ragazzi, Filo d'argento, Auser, Gruppo pedibus, il Forum delle famiglie e le Associazioni tetraplegici e non vedenti della regione, hanno lavorato per oltre un anno per predisporre le prime analisi da utilizzare per la stesura degli interventi su percorsi campione per rendere la città non solo accessibile, ma anche inclusiva. Da qui siamo partiti per un approccio di analisi e progettuale con un aspetto culturale innovativo che vuole fare di Sacile una città per tutti. Il piano prevede una spesa complessiva di 530mila euro per eseguire i lavori previsti che interesseranno non solo il centro città, ma anche le periferie. Questo Peba è di fatto un piano della mobilità dolce, perché affronta i temi dei percorsi pedonali e ciclabili, dei marciapiedi, delle aree verdi pubbliche, delle zone 30 e degli edifici pubblici. Per i primi tre anni abbiamo inserito a bilancio una spesa complessiva di 150mila euro ma andremo anche in Regione per chiedere un contributo per realizzare le opere previste dal piano che secondo la normativa vigente ammonterà a 50 mila euro».

Dalla discussione è emersa anche la necessità individuare delle somme per la manutenzione ordinaria di marciapiedi e strade, ha evidenziato il consigliere Placido Fundarò, al quale ha risposto l'assessore Roberto Ceraolo, proponendo di istituire un borsino che comprenda anno per anno i fondi necessari per gli interventi più urgenti. Presenti in sala anche Giovanni De Piero, presidente del Comitato Italiano paralimpico del Fvg e Stefano Bottecchia, entrambi attori principali nella prima fase sperimentale del Peba, che sono stati ringraziati per il contributo fornito dall'assessore Zanfrà. Scattano così ora i trenta giorni per le osservazioni a cui seguirà in un prossimo Consiglio l'approvazione.
M.S.
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Il Gazzettino