Barbri cambia cella: trasferito a Montorio

Barbri cambia cella: trasferito a Montorio
STANGHELLASono passati 114 giorni dalla scomparsa di Samira El Attar, la mamma marocchina di cui si sono perse le tracce il 21 ottobre scorso. Era un lunedì mattina e lei, dopo...

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STANGHELLA
Sono passati 114 giorni dalla scomparsa di Samira El Attar, la mamma marocchina di cui si sono perse le tracce il 21 ottobre scorso. Era un lunedì mattina e lei, dopo aver portato la sua piccola di quattro anni alla scuola materna del paese, era tornata a casa in bicicletta, fermandosi a salutare una vicina, che le aveva pure consegnato una borsa di vestitini per la figlioletta. Da quel momento, di Samira non si è più saputo nulla. In carcere, con l'accusa di omicidio e occultamento di cadavere, c'è ancora il marito di Samira, Mohamed Barbri. Che però, proprio nella giornata di ieri, è stato trasferito dalla casa circondariale di Rovigo alla prigione di Verona. Al momento non esiste una spiegazione ufficiale sul perché di questo spostamento. La scelta adottata dall'amministrazione penitenziaria potrebbe essere stata dettata dall'esigenza di individuare un carcere più adeguato e idoneo ad ospitare detenuti accusati di un certo tipo di reati, come quelli dei quali è appunto accusato Mohamed.

NEGA IL DELITTO

Lui ha sempre negato di essere il responsabile della scomparsa di Samira. Nega di averla uccisa. Continua a ripetere che l'ha sempre amata e che gli inquirenti devono cercare ancora. Il suo legale, l'avvocato Daniele Pizzi, ha presentato nei giorni scorsi istanza al Tribunale del Riesame di Venezia chiedendo la scarcerazione del proprio assistito. Si è ancora in attesa di conoscere se verrà accolta o meno la richiesta. Il legale di Mohamed Barbri si dice convinto che possano applicate misure cautelari meno afflittive. Toccherà appunto al Tribunale del Riesame di Venezia fissare un'udienza per discutere le argomentazioni presentate dall'avvocato Pizzi ed esprimersi in merito all'eventuale scarcerazione di Mohamed. Che però intanto continua a restare rinchiuso in carcere, da ieri a Verona. Mentre le indagini continuano (si cerca ancora il corpo di Samira), in parallelo all'iter della giustizia, la figlioletta di Samira e Mohamed è ancora affidata alle cure della nonna Malika. Nonna e nipote attendono di potersi trasferire nella nuova abitazione individuata per loro a due passi dal centro del paese. L'attuale alloggio di via Statale, infatti, necessita di un importante intervento di ristrutturazione, ragion per cui il proprietario nei mesi scorsi aveva chiesto alla famiglia Barbri di lasciare l'edificio. Senza contare che la posizione della casa di via Statale non facilita l'indipendenza di Malika, costretta a chiedere sempre aiuto per gli spostamenti con la piccola. Grazie alla disponibilità dell'associazione romana Angles, per Malika e la piccola è stata trovata una nuova e più comoda sistemazione, il cui affitto sarà pagato proprio dal sodalizio. I servizi sociali del Comune continuano a monitorare la situazione, per assicurarsi del benessere della piccola, ovviamente provata per l'allontanamento della mamma prima e del papà poi.
Camilla Bovo
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Il Gazzettino