Banda dei cento furti, bocche chiuse davanti al giudice

Banda dei cento furti, bocche chiuse davanti al giudice
L'INDAGINEPORDENONE Muti davanti al giudice. I primi due interrogatori di garanzia per la banda dei cento furti sono stati infruttuosi. Edmond El Hemaj, 34 anni, imbianchino di...

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L'INDAGINE
PORDENONE Muti davanti al giudice. I primi due interrogatori di garanzia per la banda dei cento furti sono stati infruttuosi. Edmond El Hemaj, 34 anni, imbianchino di Conegliano, il cui interrogatorio era stato delegato al gip di Udine (l'uomo è nel carcere del capoluogo friulano in via Spalato), si è avvalso della facoltà di non rispondere. Altrettanto ha fatto Nikoll Dobrozi, detto Niku, 26 anni, anche lui albanese, sottoposto a fermo di polizia giudiziaria perchè indiziato di furto pluriaggravato, comparso ieri mattina davanti al gip Rodolfo Piccin. La strategia del silenzio sarà sicuramente adottata anche da Darjel Prushi, 26 anni, che la Squadra Mobile di Pordenone ha rintracciato e arrestato a Milano. Non sarà sentito per rogatoria. Il gip ha disposto che venga tradotto a Pordenone, dove martedì mattina è previsto l'interrogatorio di garanzia.

Difficilmente la banda collaborerà facendo i nomi di altri complici, fornendo indicazioni sui viaggi oltreconfine di Dobrozi in corriera, con lo zainetto pieno di refurtiva da ricettare in Albania. E difficilmente darà indicazioni per far recuperare alla Polizia di Stato le tre pistole rubate durante i raid in provincia di Pordenone e Treviso. Non sono state ancora recuperate, infatti, due semiautomatiche, precisamente una Sig Sauer 45 e una Walther 9x21 con i relativi caricatori (200 cartucce contenevano) sparite il 21 gennaio da una cassaforte trafugata a Sacile. Manca anche un revolver Smith&Wesson calibro 38 si trovava custodito nell'armadio blindato portato via il 27 dicembre scorso in via Colombo a Pordenone.

Intanto la Questura di Pordenone ha pubblicato sul suo profilo Facebook le fotografie di ori e orologi ritrovati nel garage di via Kennedy 13 a Conegliano. Si tratta di oggetti rubati nelle ultime 2/3 settimane tra le province di Pordenone e Treviso. Chi dovesse riconoscere i propri gioielli o orologi, può mettersi in contatto con la Questura di Pordenone (0434-238502).
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Il Gazzettino