Bancarotta Onda, tre consulenti per smontare le ipotesi di accusa

Bancarotta Onda, tre consulenti per smontare le ipotesi di accusa
IL PROCESSOPORDENONE Tre consulenti per smontare la presunta bancarotta documentale, con falso in bilancio, contestata alla Onda communication Spa. Ieri mattina il gup Rodolfo...

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IL PROCESSO
PORDENONE Tre consulenti per smontare la presunta bancarotta documentale, con falso in bilancio, contestata alla Onda communication Spa. Ieri mattina il gup Rodolfo Piccin ha accolto l'istanza di rito abbreviato condizionata all'esame di tre consulenti della difesa: i commercialisti Andrea Martini, Luca Pieretti e Caterina Carrer. Le loro relazioni dovranno essere depositate entro il 30 ottobre, mentre il pm Monica Carraturo avrà tempo fino al 31 luglio per nominare eventuali consulenti per la Procura. Ieri la difesa ha depositato anche un faldone di documenti che ricostruiscono contabilità, comunicazioni e movimenti bancari della società fondata da Michelangelo Agrusti, chiamato in causa in qualità di presidente del Cda e in concorso con il consigliere delegato Giuseppe D'Anna e il socio amministratore Giorgio Costacurta.

La Procura contesta a tutti di aver aggravato il dissesto della società astenendosi dal chiedere il fallimento. Secondo il pm, già dal 31 agosto 2009 la società di Roveredo si sarebbe trovata in stato di insolvenza, con un deficit patrimoniale di 1,5 milioni, e avrebbe esposto nei bilanci ricavi inesistenti per 7,1 milioni (buona parte dei quali oggetto del processo per frode fiscale chiuso con le assoluzioni). Nella ricostruzione degli inquirenti, per far sopravvivere la società sarebbe stato commesso un falso in bilancio. Onda Communication era stata dichiarata fallita il 19 novembre 2013, dopo un tentativo di concordato preventivo a cui si era opposto il 60% dei creditori chirografari.
Agrusti, D'Anna e Costacurta sono difesi rispettivamente dagli avvocati Bruno Malattia, Pierluigi Tornago ed Elisa Carnieletto. La prossima udienza - che sarà interlocutoria - è fissata per il prossimo 3 dicembre.
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Il Gazzettino