Le acque verdi del Canal Grande la stavano già inghiottendo. Questione di attimi e per quella giovane donna non ci sarebbe stato più nulla da fare. E invece. Il caso ha voluto...
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Stavolta gli eventi, per fortuna, hanno preso un altro corso. Tutto comincia attorno alle 14.30, in fondamenta San Simeon Piccolo, sulla riva di fronte alla filiale del Monte dei Paschi, dove un'asiatica residente in città finisce in acqua. Senza un tonfo, senza un urlo. Ma la zona, a quell'ora, è trafficata. Il primo ad accorgersene è un tassista, che incredulo fissa la donna sprofondare in acqua. Passa un gruppetto di bancari del vicino Banco San Marco, di ritorno dalla pausa pranzo. Tra loro c'è l'eroe di questa storia: Antongiulio De Negri, del Lido, istruttore di apnea, una passione per il mare. Incrocia lo sguardo del tassista, lo segue e così vede la donna già con la testa sott'acqua, le mani alzate. «Mi sono buttato, mi è venuto spontaneo - racconta - come istruttore di apnea, di corsi di salvamento ne ho fatti tanti. So bene che è questione di attimi. Un minuto in più o in meno fa la differenza. In una città così tutti dovremmo essere in grado di fare qualcosa. Un corso di apnea lo consiglio veramente a tutti».
Per la donna è stata la salvezza. Ripescata dall'acqua, stava subito abbastanza bene. Ma è stata comunque accompagnata in ospedale dall'ambulanza del 118 giunta sul posto. A chiamarla un altro passante, l'avvocato Matteo Mantovan. «Sono arrivato quando la donna era appena stata salvata - racconta - Quell'uomo non ha esitato un attimo a gettarsi. Dopo quello che è successo quest'inverno, fatti come questo fanno vedere il meglio della città».
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Il Gazzettino