Balordi a Sant'Andrea in campo i servizi sociali

Balordi a Sant'Andrea in campo i servizi sociali
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TREVISO - (P.Cal.) Per i giardinetti di Sant'Andrea scatta la "fase due" che, in realtà, è il provvedimento più logico: smettere di considerare quanto avviene a ridosso della grande fontana o all'ombra degli alberi come un problema di ordine pubblico e iniziarlo a considerare una questione sociale. Il vicesindaco Roberto Grigoletto annuncia questa svolta dimostrando così che la Giunta vuole prendere di petto la questione e non limitarsi a mere azioni di repressione che, negli ultimi mesi, hanno prodotto risultati piuttosto modesti nonostante gli sforzi.

«Il vero problema dei giardinetti di Sant'Andrea non è di ordine pubblico - conferma Grigoletto - questo lo abbiamo ripetuto più volte. E qualcuno si è anche allarmato di fronte a simili dichiarazioni. È invece un problema di carattere sociale anche se non lo si è mai voluto intendere. Anzi: molto spesso questa cosa è stata strumentalizzata».
Adesso non sarà più così. I giardinetti sono molto spesso punto di ritrovo per persone, giovani e meno giovani, con evidenti problemi di alcolismo o di droga. Emarginati. E questo è un fatto sotto gli occhi di tutti. Ingaggiare con loro un quotidiano duello a colpi di multe, richieste di documenti, controlli e sporadici arresti, risolve il problema per tempi molto brevi. Non appena la pattuglia se ne va o i vigili voltano l'angolo, tornano tutti ai propri posti. Quindi bisogna cambiare strategia.

«È così - continua il vicesindaco - a Sant'Andrea da anni e anni soggiornano persone che hanno problemi cronicizzati di alcol o persone tossicodipendenti note ai servizi sociali. Per questo, proprio come assessore ai Servizi sociali, ho avviato un'indagine per prevedere un intervento di accompagnamento di questi casi. Sono persone che non sanno dove andare e quindi si ritrovano in questi luoghi. È necessario aprire una collaborazione con l'Usl perché si faccia carico di loro dal punto di vista dell'accompagnamento sanitario». E, mentre la macchina dei servizi sociali si mette in molto, continuano anche i controlli per la sicurezza. Grigoletto ribadisce che non si farà alcun presidio fisso nonostante le pressanti richieste partite soprattutto dalla Lega: «Noi continueremo con il presidio mobile. Questo consente alla polizia Locale, ma anche a polizia e carabinieri, di agguantare ladri e malintenzionati che non soggiornano solo ai giardinetti ma anche in Riviera Margherita o Porta Altinia. Un quadrante molto monitorato da tutte le forze dell'ordine». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino