Sono arrivati i primi nomi. Proprio mentre a Montegrotto la "Fiera delle parole" sta riscuotendo uno straordinario successo, il programma definitivo della rassegna che a Padova...
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«Quella che doveva essere la rassegna dei censori, chiusa, capace di rappresentare solo una parte, è diventata la rassegna censurata - commenta Matteo Cavatton, assessore alla Cultura -. Con Sgarbi avevamo deciso di utilizzare un'immagine di Papa Bergoglio a colloquio con l'Imam Tayyib, per poter rappresentare il senso di una manifestazione che intende mettere a confronto dialetticamente due culture: quella cristiana, sulle cui radici è fondata l'Europa, e quella musulmana. Alla fin fine, comunque, con grande stupore dei nostri detrattori la Babele censurata sarà invece l'ambito di un dibattito pluralista. Inoltre, si produrrà cultura, non solo letteraria, ma anche artistica, musicale e cinematografica».
«Per la promozione di Babele - ha aggiunto l'esponente della giunta-Bitonci - abbiamo realizzato una locandina che, come ha spiegato lo stesso Sgarbi, è totalmente innovativa, ma nel solco nella più alta tradizione veneta, perché utilizza l'opera del Giorgione denominata I tre filosofi che, secondo alcune interpretazioni, rappresenterebbero le tre età dell'uomo, ma soprattutto, tre tappe dell'evoluzione del pensiero: l'umanesimo rinascimentale, la cultura araba e la tradizione medievale, che ha portato alla nascita dell'Europa moderna».
Babele riserverà una particolare attenzione agli scrittori veneti, con eventi, proiezioni e dibattuiti su Luigi Meneghello, Giuseppe Berto, Goffredo Parise, Giovanni Comisso, Luciano Vincenzoni e Gian Antonio Cibotto. Inoltre, durante la rassegna partirà la Scuola di Scrittura Creativa, iniziativa che proseguirà poi anche nei mesi successivi, e che sarà aperta a tutti: in pratica, nei luoghi istituzionali alcuni scrittori del nostro territorio si trasformeranno in insegnanti appunto di scrittura e verificheranno poi se tra i partecipanti ci siano dei "talenti".
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Il Gazzettino