Azzannate dal cane di casa, due amiche all'ospedale

Azzannate dal cane di casa, due amiche all'ospedale
Attacca l'amica di famiglia, le azzanna gambe e mani, e quando la padrona cerca di fermarlo, il cane aggredisce pure lei. Il bilancio è di due donne ferite, ma sarebbe potuto...

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Attacca l'amica di famiglia, le azzanna gambe e mani, e quando la padrona cerca di fermarlo, il cane aggredisce pure lei. Il bilancio è di due donne ferite, ma sarebbe potuto andare molto peggio se non fosse intervenuta una ragazza coraggiosa, Elena, che da anni cura e addestra meticci e cani di ogni razza, con la stessa grazia e determinazione nell'allungare una carezza, impartire un comando o crescere un cucciolo. Ha bloccato l'american bulldog ormai scatenato contro le due donne, utilizzando solo un po' d'acqua. Lui, terrorizzato da una bottiglia di minerale spruzzata a doccia, si è impietrito, ma ormai la padrona era sanguinante, e soprattutto l'amica era in brutte condizioni, tanto da essere ricoverata poi in chirurgia plastica all'ospedale civile.

Accade l'altra notte, in via Tirana. È lì che abita Monica Zanovello, 48 anni, di Monselice. Da poco ha adottato Sacchi, un anno, le fa compagnia ma anche la guardia nel suo giardino. È un american bulldog, razza da qualcuno considerata pericolosa, è potente, agile, come i suoi simili attaccatissimo alla nuova famiglia. Sabato Monica riceve a casa Erica Marinoni, 37 anni, di Padova. Si fa notte velocemente tra chiacchiere e caffè, e quando l'amica esce, alle 3, per rientrare a casa in taxi, Sacchi le corre improvvisamente dietro. Interpreta i suoi gesti forse come una minaccia, in giardino le salta addosso, le addenta le gambe. La padrona si lancia a fermarlo, usando anche una sbarra di ferro, ma è una lotta impari. Con tutta la forza dei suoi 45 chili, il cane aggredisce prima l'una e poi l'altra donna, le atterra. Sente le urla una vicina di casa, Elena Palmitesta, 29 anni. È nella confinante via Caprera, dai genitori. Vive a Torino, dove lavora in un centro cinofilo, dopo anni di volontariato al canile di Rubano, ma è tornata a Padova per il week end. «Ho capito subito cosa stesse accadendo - ricorda - . I miei mi avevano parlato di quel cane, anche se non lo avevo mai visto. Sono corsa in strada con una bottiglia. L'ho spaventato così, lanciandogli acqua addosso, al di là del cancello. Solo allora ha lasciato in pace le due donne. Abbiamo chiamato l'ambulanza». Monica e Erica vengono portate all'ospedale. Per la padrona di Sacchi 8 giorni di prognosi e le dimissioni, per l'amica il ricovero. Ha lesioni alle gambe, al coccige e alle mani. L'american bulldog viene affidato alla custodia del servizio veterinario di Selvazzano. Diceva ieri Elena: «È da apprezzare il meraviglioso gesto del prendersi in carico cani dei quali non si sa sempre il trascorso preciso, ma allo stesso tempo sono importanti la conoscenza di determinate razze e la necessità di un percorso formativo che ogni padrone dovrebbe fare con il proprio quattrozampe, che sia il cucciolo o l'adulto adottato dal canile. Ricordiamoci sempre che le razze le abbiamo create noi umani e che quel cane non è aggressivo ma semplicemente un cane la cui indole deve saper essere gestita».
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Il Gazzettino