Azienda sanitaria con i conti in rosso Senza correttivi 3 milioni a fine anno

Azienda sanitaria con i conti in rosso Senza correttivi 3 milioni a fine anno
OSPEDALEPORDENONE Un disavanzo di quasi 3 milioni di euro, perché le spese superano abbondantemente le entrate. È il dato che emerge dal secondo rendiconto economico...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
OSPEDALE
PORDENONE Un disavanzo di quasi 3 milioni di euro, perché le spese superano abbondantemente le entrate. È il dato che emerge dal secondo rendiconto economico quadrimestrale elaborato dall'Azienda per l'assistenza sanitaria 5 Friuli Occidentale che ha fotografato la situazione contabile a fine anno.

I CONTI
La stima infrannuale smentisce completamente il bilancio preventivo, individuando una serie di costi che non risultano coperti dalla Regione e che andrebbero a determinare a fine anno una perdita di esercizio pari a 2 milioni 984 mila euro. Perché la Aas5 dovrebbe chiudere in rosso? Come emerge dalla nota illustrativa allegata al rendiconto, in primis, per i circa 2 milioni 433 mila euro relativi ai «costi per gli arretrati anni 2010-2015 e per gli anni 2016-2017, a seguito dell'accordo nazionale dei medici di Medicina generale, costi registrati a sopravvenienza passiva e per i quali è ragionevole attendersi la copertura attraverso i contributi regionali»; per lo sforamento di circa un milione 246 mila euro, «per l'avvenuto rinnovo del contratto del personale dipendente dell'area del comparto, che ha originato costi superiori alle risorse accantonate a bilancio preventivo»; per i maggiori costi (circa 527 mila euro) dei «contributi per l'abbattimento rette a favore degli anziani non autosufficienti ospiti presso strutture residenziali e semiresidenziali» che sono stati adeguati allo standard previsto delibera di Giunta regionale del marzo scorso». Non ultimo, per «l'effetto economico della regola di valorizzazione della mobilità extraregionale erogata dalle strutture private accreditate, che di fatto provoca un forte squilibrio tra costi e ricavi». A questo proposito, però, «a fronte degli elementi sopra considerati e dei costi di natura sovraziendale che ad essi sono correlati, futuri interventi regionali a copertura dei costi andranno a modificare di pari importo il risultato del rendiconto».
I RICAVI
La previsione relativa ai ricavi alleggerisce anche se di poco il quadro fosco: «L'andamento dei ricavi propri, a tutto il mese di agosto rileva un significativo aumento rispetto al preventivo (+4%). Sono aumentate le prestazioni ambulatoriali e di ricovero e libera professione erogate a privati, specialmente a pazienti statunitensi, e il ricavo per ticket stimato in aumento entro fine anno per circa 2,1% nonostante il valore del preventivo di oltre 12 milioni di euro». L'unica voce di ricavo in contrazione, anche evidente, rispetto al preventivo riguarda i rimborsi del pay back, specialmente in relazione ai farmaci antiepatite C. «Il fenomeno si spiega con il prezzo del farmaco già ridotto al momento dell'acquisto, per cui l'importo presunto delle note di accredito che perverranno entro dicembre, rimane ben di sotto dell'importo iscritto a preventivo». Il costo del personale, in questo caso, non rappresenta la bestia nera del rendiconto: «I costi del periodo e la proiezione degli stessi su base annua, effettuata dalla competente struttura del Personale, definiscono un andamento della spesa del personale, al netto del rinnovo contrattuale, al di sotto della manovra rappresentata con il Piano Attuativo 2018».

Alessandra Betto
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino