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PORDENONE Ci è mancato poco che arrivassero alle mani. La scena, immortalata da un telefonino, ha ottenuto presto centinaia di condivisioni. Il filmato è diventato virale. Protagonisti della vicenda l'avvocato Sergio Gerin, esperto di diritto bancario e legale di tanti clienti truffati dalle banche venete, e l'autista di un'ambulanza dell'Unità mobile di rianimazione. La scena si è consumata in via Oberdan, all'altezza della stazione ferroviaria, attirando l'attenzione. Tutto, secondo Gerin, sarebbe partito da una provocazione fatta dall'autista nei suoi confronti: «Stavo percorrendo quella strada ha raccontato e stavo andando un po' piano. Ero sulla corsia di sinistra e 100 metri prima del semaforo ho messo la freccia per immettermi sulla corsia di destra. Quando ho alzato lo sguardo per vedere lo specchietto retrovisore ho notato quell'ambulanza che stava praticamente a pochi centimetri dalla mia macchina. Non ci ho più visto quando l'autista ha iniziato, con gesti eloquenti, a mandarmi a quel paese». Gerin è andato su tutte le furie. Ha fermato la macchina ed è sceso andando incontro al conducente del mezzo di soccorso che, a sua volta, è uscito dall'ambulanza. Gli animi si sono scaldati, incendiandosi quando sono cominciate a volare parole grosse. Ad un'offesa dell'avvocato, l'autista con il braccio teso ha fatto il gesto per colpire Gerin. L'avvocato non è arretrato di un passo e, anzi, sarebbe stato pronta rispondere ad un eventuale pugno. «Dai, vieni, minacci? Pensi che abbia paura?», sono state le parole rivolte dal legale all'autista che, nel frattempo, si stava dirigendo verso l'ambulanza. La vicenda, di fatto, si è chiusa lì con la polizia che si è limitata a prendere i nominativi dei due litiganti. A mente fredda, Gerin, che si è detto disposto a fare pace con l'altra persona, è stato categorico: «Nei confronti dell'autista nutro una forte simpatia. Ha avuto il coraggio di affrontare la situazione, senza nascondersi dietro a nulla. Per me finisce qui: è stato un alterco sgradevole ma sono stato provocato e ho reagito secondo il mio istinto. Lo ammetto: mi sono fatto prendere dall'ira e lui, per tutta risposta, mi è quasi venuto addosso. Il fatto che sia uscito in quel modo dall'ambulanza dimostra che, in quel momento, gli animi erano molto tesi. Io l'ho offeso, è vero, ma anche lui non si è risparmiato». Ormai, però, è acqua passata. «Far pace? Assolutamente sì concorda Gerin e, anzi, mi farebbe piacere poterlo incontrare pacificamente».
Al.Co.
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Il Gazzettino