Avezzù apre: «Ma serve condivisione»

Avezzù apre: «Ma serve condivisione»
L'ANALISIROVIGO Oggi è una giornata al cardiopalma per la politica di Rovigo. Tutto è nelle mani della Lega, secondo l'opinione di Paolo Avezzù, presidente del consiglio...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
L'ANALISI
ROVIGO Oggi è una giornata al cardiopalma per la politica di Rovigo. Tutto è nelle mani della Lega, secondo l'opinione di Paolo Avezzù, presidente del consiglio comunale e leader di Obiettivo Rovigo. «Viste le distanze prese nei confronti di certe posizioni del sindaco, credo sia fondamentale una scelta netta e chiara da parte della Lega, perché manca un elemento fondamentale per andare avanti da parte del partito e del gruppo consiliare. Poi, certo, è veramente un peccato non attuare una serie di progetti, ma siamo veramente in zona Cesarini e va ritrovata la condivisione da parte del sindaco, una condizione fondamentale. Di conseguenza i partiti della maggioranza prenderanno le proprie decisioni».

Il sindaco ha annunciato per oggi la nuova giunta, ma la maggioranza che fino a qualche settimana fa lo ha tenuto per mano per governare la città oggi non c'è più, per cui la composizione dell'eventuale nuovo esecutivo sarà esclusivamente opera sua e non di una condivisione con i partiti. Di conseguenza, in base a quanto emergerà nella tarda mattinata di oggi dagli uffici del sindaco, questo San Valentino potrebbe vedere la fine dello strettissimo legame di Bergamin con Rovigo.
POSSIBILISTA
Avezzù non fa un passo indietro rispetto alla posizione presa dal suo gruppo politico, ma non è disposto a chiudere definitivamente la porta in faccia al sindaco: «È vero, il mio gruppo ha fatto critiche di merito che non sconfesseremo, ma l'alternativa è quella di consegnare Rovigo al commissario forse per più tempo rispetto a qualche mese. Abbiamo visto gli effetti del commissariamento, prima di fare quel tipo di scelta faremo valutazioni insieme. C'è un nodo politico che sarà sciolto tra oggi e domani al massimo».
A.Luc.
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino