Autostazione covo dello spaccio

Autostazione covo dello spaccio
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"Otra vez", ovvero "ancora", "di nuovo". Sì, perché, a distanza di poco più di un anno dall'operazione "Plaza de Mayo", diversi ragazzi carnici, alcuni dei quali minorenni, sono tornati loro malgrado protagonisti di un'operazione antidroga condotta dal Norm della Compagnia dei Carabinieri di Tolmezzo. E, a quanto emerso, è sempre la stazione delle autocorriere del capoluogo carnico il luogo prediletto per gli scambi e le cessioni di piccole quantità di sostanze stupefacenti tra i teenager del territorio, in prevalenza hashish e marijuana e, in un caso singolo, anche Mdma.

Stavolta l'attività dei militari dell'Arma ha portato al deferimento in stato di libertà di 4 giovani di età compresa fra i 17 e i 27 anni (il più grande di loro è un tunisino residente a Cividale che avrebbe celato hashish nel sottosuola di una scarpa), per detenzione finalizzata allo spaccio. In particolare, nell'abitazione di uno dei giovani carnici, in una perquisizione mirata, sono stati rinvenuti altri 35 grammi di marijuana e 6 grammi di hashish, oltre a due bilancini di precisione e vario materiale atto al confezionamento delle dosi. Altri due giovani, rispettivamente di 25 e 17 anni sono stati invece deferiti, sempre in stato di libertà, con l'ipotesi di reato di favoreggiamento personale, nei confronti di uno degli spacciatori, mentre altri quattro giovani locali, tra cui un minorenne, sono stati segnalati, quali assuntori, alla Prefettura di Udine. Trattandosi di un'attività delittuosa che si protrae dalla fine del 2013 fino ad oggi, hanno fatto sapere dall'Arma, la quantità dello stupefacente che veniva smerciato settimanalmente ai giovani acquirenti è da ritenersi di molto superiore rispetto alla quantità sequestrata. Per la parte di competenza, i militari della Compagnia carabinieri di Tolmezzo hanno interessato anche la Procura della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni di Trieste, essendo tre dei sei giovani indagati di minore età. Pur mantenendo il massimo riserbo sulle indagini che potrebbero fornire ulteriori sviluppi investigativi, i carabinieri del capoluogo carnico fanno sapere che il successo di tale operazione è un'ulteriore dimostrazione dell'efficacia dell'interazione tra le famiglie dei giovani studenti e l'Arma locale.

Nel fare un plauso ai carabinieri, la consigliera regionale leghista Barbara Zilli rileva «il perseverante disagio che caratterizza un gran numero di minori»: per lei «la prevenzione è assolutamente imprescindibile in questi casi».
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Il Gazzettino