Auto d'epoca batte il Covid ma grazie ai collezionisti

Auto d'epoca batte il Covid ma grazie ai collezionisti
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LA FIERA
PADOVA Meno gente, era previsto. Ma di qualità. Cioè meno curiosi e più compratori. Tanto che molti standisti hanno fatto più affari del solito. Il virus ha selezionato la clientela e chi si doveva sfogare lo ha fatto. Compreso Vittorio Sgarbi, visto aggirarsi fra gli stand. La 37esima edizione di Auto e moto d'epoca fino all'ultimo ha tenuto con il fiato sospeso per il timore che un provvedimento del governo la costringesse a rimandare all'anno prossimo. E per sua fortuna scatterà solo da oggi. «Siamo molto soddisfatti dice il patron Mario Carlo Baccaglini La decisione di fare la fiera nonostante il momento di difficoltà e incertezza del settore è stata una scelta vincente. Buona l'affluenza (anche se non sono stati rivelati i dati ndr) di un pubblico particolarmente sensibile e appassionato e la partecipazione dei tanti collezionisti ed esperti dell'auto classica. L'alta qualità degli espositori ha fatto il resto, sia per quanto riguarda i commenti positivi che per le vendite e l'avvio di trattative interessanti». Nella giornata di ieri, tradizionalmente affollata di curiosi e famiglie, sono finalmente comparse piccole code alle casse e in entrata, indice del fatto che seppur non sono stati raggiunti i numeri degli anni scorsi per evidenti motivi di forza maggiore (primo fra tutti l'impossibilità di tantissimi stranieri a raggiungere Padova) Auto e moto d'epoca ha attratto visitatori. Cinque in tutto le multe date dai vigili urbani nei tre giorni dell'esposizione per intralcio sul marciapiede o parcheggio di fronte a passo carrabile di furbetti che si sono recati ai padiglioni di via Tommaseo lasciando la propria auto dove non era consentito. Ma non si è rilevato nessun problema di traffico a differenza delle passate edizioni, nessun ingorgo in zona che paralizzava per ore la viabilità creando disagi e nemmeno esempi di parcheggio selvaggio nelle vie limitrofe.

«Auto e moto d'epoca 2020 ha confermato il coraggio, la determinazione e la tenacia degli organizzatori e, allo stesso tempo, la grande passione per il motorismo storico che anima migliaia di appassionati italiani e stranieri esulta Angelo Sticchi Damiani, presidente di Aci In moltissimi, nonostante i timori e le necessarie misure di sicurezza, non si sono privati del piacere di partecipare a questa importante manifestazione. Sono estremamente soddisfatto delle attività svolte presso il nostro stand, dall'eccezionale mostra L'ordinario diventa straordinario ai numerosi momenti di approfondimento, che hanno avuto luogo nell'ambito dello spazio Aci Storico. Di conseguenza mi congratulo con gli organizzatori della manifestazione, sia per la consueta altissima professionalità, sia per la doverosa e impeccabile attenzione alla salvaguardia della salute di tutti i partecipanti in ottemperanza alle norme anti-Covid». Le luci si abbassano su Auto e moto d'epoca ma anche sull'intero sistema fieristico visto che il decreto del presidente del Consiglio firmato ieri ha stabilito lo stop alle fiere. Moltissime erano già in calendario nel quartiere di via Tommaseo e ora dovranno aspettare il 24 novembre per capire se possono svolgersi. «La sospensione immediata non solo causa ulteriori ingenti danni a un settore già messo in ginocchio da una chiusura forzata da marzo al primo settembre, che ha causato la perdita di oltre il 70% del fatturato, ma è una ulteriore mazzata economica per quartieri che avevano già avviato gli allestimenti per le manifestazioni che si dovevano tenere nei prossimi giorni fa notare Maurizio Danese, presidente dell'Associazione esposizioni e fiere italiane Le fiere richiedono tempi lunghi di preparazione e grandi investimenti sia per chi le realizza che per gli espositori e per le società che contribuiscono alla loro realizzazione e non si può chiudere il settore da un giorno all'altro».
S.M.
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Il Gazzettino