AURONZO Debutto ufficiale questa sera alle 21 nella sala del cinema Kursaal di

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AURONZO

Debutto ufficiale questa sera alle 21 nella sala del cinema Kursaal di Auronzo del film-documentario del regista Giovanni Carraro di origine cadorina e Vittoriese d'adozione. Presenti in sala tutti i protagonisti principali del girato, oltre al primario del Suem 118, Giovanni Cipolotti, e al delegato provinciale del Soccorso Alpino, Alex Barattin. I temi trattati nel film, della durata di quasi un'ora, spaziano dalla geografia alla storia dell'alpinismo, dalla geologia alla botanica, per includere le descrizioni poetiche dei viaggiatori di fine 800 e le riflessioni di uno scrittore come Mauro Corona che chiuderà la serata con delle sue riflessioni sulla fatica e sulle difficoltà del vivere in montagna. Il docufilm si sviluppa in varie tappe dopo l'introduzione con uno scorcio del Monte Piana, un Museo a cielo aperto della Grande Guerra e il luogo ideale dal quale contemplare le Tre Cime di Lavaredo in tutta la loro plasticità. Carraro, partendo dal Rifugio Auronzo, prosegue il suo itinerario attorno alla triade dolomitica in senso antiorario, percorrendo quella che è l'escursione più classica e frequentata. Durante il percorso si sofferma nei luoghi più significativi per rivelare allo spettatore i vari aspetti di interesse culturale, morfologico e alpinistico del luogo. La prima sosta è di fronte alla targa in memoria di Paul Grohmann posta accanto alla chiesetta Madonna della Croda, dove il protagonista dell'inserto culturale è la guida alpina emerita Gianni Pais Becher, ricercatore, scrittore e storico locale. Gianni non solo narra le imprese dello scalatore austriaco che per primo salì la cima Grande, ma svela le motivazioni storiche alla base degli attuali confini tra Veneto e Trentino Alto-Adige, tra Auronzo e Dobbiaco. In altre parole tra quella che fu la Repubblica Serenissima ed il Tirolo asburgico. La seconda fermata è nei pressi de Piani di Lavaredo dove il geologo Gianluca Piccin illustra le caratteristiche geomorfologiche delle Tre Cime di Lavaredo. Passando quindi per il Rifugio Lavaredo Carraro sale alla forcella omonima per percorrere un breve tratto del sentiero attrezzato del Monte Paterno. Segue una dimostrazione di un intervento di Soccorso Alpino con l'elisoccorso del Suem 118 con la spiegazione delle manovre da parte dal capo stazione di Auronzo, Giuseppe Zandegiacomo Sampogna, e dalla guida alpina Michele Zandegiacomo Mazzon. A Malga Langalm la guida alpina emerita Alziro Molin racconta le sue imprese alpinistiche sulle pareti delle Tre Cime di Lavaredo, dove ha percorso vie di estrema difficoltà e scritto importanti capitoli dell'alpinismo.

Gianfranco Giuseppini
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Il Gazzettino