Aumentare il numero di piste di sci nella vallata sappadina: un' idea che mal si sposa con l'incertezza sul futuro degli impianti, ancora in attesa della prossima asta del...
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Nella prospettiva ripresa dalla minoranza ci sarebbero alcuni interventi che già in passato erano stati individuati come indispensabili per offrire agli appassionati di sci un percorso unitario nel circuito delle piste sappadine.
«In primo luogo -sostiene la minoranza- si dovrebbe ripristinare la seggiovia e la pista del Monte Ferro, uno dei primi impianti di risalita della valle, che purtroppo è stato smantellato negli anni Novanta. E questo anche in funzione del turismo estivo, visto che prossimamente verrà riaperto il rifugio Monte Ferro, acquistato da due imprenditori sappadini». Oltre alla ricostruzione della seggiovia che partiva dal centro di borgata Palù, si dovrebbe collegare la Pista Nera con la pista di Pian dei Nidi e quindi con il Monte Siera, cosicchè tutta la zona sulla sinistra orografica del Piave sarebbe sciabile, senza dover utilizzare, come avviene ora, uno ski bus per portarsi dalla zone dei Campetti, Nevelandia e della Pista Nera, a quella del Pian dei Nidi. Ma la minoranza insiste anche sul collegamento tra il Monte Siera e Piani di Luzza, dove c'è la pista di biathlon e dove le strutture di Sappada si incontrerebbero con quella di Forni Avoltri, nel sogno mai accantonato di poter trasferirsi come Comune in Friuli Venezia Giulia. La proposta della minoranza non ha trovato il consenso dei colleghi di maggioranza, che l'hanno respinta in consiglio comunale, però sta suscitando dibattito e interesse tra la gente del paese. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino