Aumentano i casi di salmonella «Attenzione agli alimenti crudi»

Aumentano i casi di salmonella «Attenzione agli alimenti crudi»
LE ALTRE MALATTIEPORDENONE Salmonella, Listeria, Campylobacter, Eschericia Coli. Ma anche Epatite A e dissenteria bacillare. Quello delle malattie trasmesse da alimenti è, senza...

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LE ALTRE MALATTIE
PORDENONE Salmonella, Listeria, Campylobacter, Eschericia Coli. Ma anche Epatite A e dissenteria bacillare. Quello delle malattie trasmesse da alimenti è, senza dubbio, un problema con il quale la sanità pubblica deve confrontarsi costantemente. Spesso si rende necessario un ricovero ospedaliero e, nei soggetti immunologicamente più deboli (anziani e bambini), le infezioni alimentari possono assumere anche caratteristiche di gravità considerevoli. Ne sa qualcosa Massimo Crapis, infettivologo al Santa Maria degli Angeli di Pordenone, che spesso e volentieri si trova a fare i conti con persone che, proprio a causa del cibo, finiscono dritte all'ospedale. «La materia spiega il medico è piuttosto complessa. Quello che è emerge è come, negli ultimi anni, anche nel Friuli Occidentale si sia registrato un aumento dei casi legati a tossinfezioni. Le cause sono molteplici e sono quasi sempre correlate al cambiamento delle nostre abitudini alimentari, con l'aumento dei pasti consumati fuori casa, l'incremento di consumo dei cibi a lunga conservazione e la globalizzazione dei mercati con l'arrivo sulle nostre tavole di alimenti non sempre di origine e controllo certi».

SALMONELLA

I casi di contagio, diagnosticati al Santa Maria degli Angeli, non mancano. Diversi, specie in questo periodo, quelli di Salmonella, Listeria ed Escherichia Coli. «Nei casi meno gravi tiene a precisare Massimo Crapis compaiono diarrea e febbricola, che dovrebbero però scomparire nell'arco di 24-48 ore. In quelli più gravi, invece, si può arrivare anche alla setticemia e alla meningite. Sino alla morte. Generalmente stiamo parlando però di persone immunodepresse e con problemi gastrointestinali cronici». Indiziati speciali i cibi crudi o quelli poco cotti. Dalla carne tartara, al carpaccio, dal sushi alla verdura e alla frutta non lavata. «Il rischio della contaminazione batterica spiega l'infettivologo è sempre dietro l'angolo. La pericolosità è dovuta al tipo di battere e allo stato di salute della persona che viene infettata. Frutta e verdura, per esempio, dovrebbero essere sempre lavate con il bicarbonato e con i disinfettanti che si trovano in commercio. E' stato poi accertato come l'aumento delle contaminazioni sia correlato al minor utilizzo di pesticidi in agricoltura: questo, per esempio, può accedere per le colture bio. Occhio soprattutto, però, a carne e pesce. Il sushi, piatto della tradizione giapponese a base di riso e pesce crudo, può nascondere dei rischi per il consumatore. Batteri, vibrioni e parassiti, se presenti nel prodotto, possono causare problemi anche seri per la salute. Il sashimi (pesce fresco tagliato in fettine sottilissime) non fa eccezione. Ma anche qualsiasi prodotto di origine animale consumato crudo, come ad esempio banalmente le uova nel tiramisù, il latte crudo non pastorizzato, la carne in carpaccio o le alici marinate, possono essere veicolo di infezioni.
Al.Co.
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Il Gazzettino