Aumenta il pericolo valanghe nuove aree nella zona rossa

Aumenta il pericolo valanghe nuove aree nella zona rossa
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EMERGENZA SENZA FINE
BELLUNOUn file di calcolo, da aggiornare ogni mattina con i dati delle nevicate e quelli delle previsioni Arpav. I risultati indicheranno una fascia con un colore compreso tra il verde e il rosso e di conseguenza individuerà in modo univoco quali sono le azioni da intraprendere per far fronte al rischio valanghe.

«Ci troviamo in uno scenario profondamente mutato - spiega l'assessore Regionale all'ambiente e protezione civile Gianpaolo Bottacin - ci sono nuovi siti a rischio valanga ed è aumentato anche il numero di quelli a rischio idrogeologico. Le opere che erano state fatte prima dei fatti di ottobre hanno assorbito l'impatto, assolvendo al loro compito ma ora bisogna ripristinarle nel più breve tempo possibile. Procederemo grazie ai fondi che stanno arrivando. Proprio oggi (ieri per chi legge ndr) c'è stato un nuovo riparto».
IL QUADRO
A far aumentare il rischio sono due prospettive dello stesso problema: gli alberi a terra. Da un lato tronchi e rami possono venire inghiottiti da eventuali valanghe e dall'altro vengono meno al loro compito di mantenere ferme le masse nevose.
Nelle aree individuate dai piani elaborati dalla Regione ci sono in totale 620 abitazioni
, divise in 85 zone a cavallo di 20 comuni. Per sette di questi i nuovi piani sono stati consegnati ieri, per gli altri tredici (in questi c'è un numero minore di abitazioni in pericolo) le valutazioni sono ancora in corso. Ad ogni grado cromatico, stabilito in base alle variabili inserite nel modello, corrisponderanno dei provvedimenti di tipo diverso. In caso di allerta verde (la situazione attuale in tutti i comuni) è sufficiente procedere con il controllo quotidiano delle previsioni. Se si passa al livello giallo bisogna procedere invece con le misurazioni della neve. Già dal livello arancio possono essere prese le misure precauzionali, dalla chiusura delle strade alle ordinanze di evacuazione per le abitazioni.
GLI AMMINISTRATORI

«La situazione ci preoccupa - ha spiegato Iseo Faoro, vicesindaco di Sovramonte - nel nostro comune sono arrivati solo 16mila euro e in cassa non ne abbiamo da anticipare». «Abbiamo 225 cantieri aperti in provincia - ha spiegato Bottacin - i fondi per fare i lavori necessari ci sono».
Andrea Zambenedetti
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Il Gazzettino