Attivista picchiato: Visentin assolto

Attivista picchiato: Visentin assolto
IL PROCESSO TREVISO Quattro assoluzioni e quattro non luogo a procedere...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
IL PROCESSO

TREVISO Quattro assoluzioni e quattro non luogo a procedere per remissione della querela. Si è concluso così il processo che vedeva alla sbarra otto simpatizzanti di Forza Nuova, tutti difesi dall'avvocato Fabio Crea, accusati di aver picchiato la sera del 15 agosto 2015, all'esterno del locale Cloackroom, Alessandro Greguolo, giovane trevigiano vicino al Collettivo chiamato all'epoca Ztl Wake Up. Tra gli imputati anche il consigliere comunale Davide Visentin, accusato di lesioni e minacce, per il quale la Procura aveva chiesto un anno e due mesi di reclusione, mentre per tutti gli altri (accusati di lesioni) era stato chiesto un anno. Il giudice ieri mattina ha accolto le istanze della difesa formulate dall'avvocato Crea e ha assolto per non aver commesso il fatto Davide Visentin, Andrea Peracin, Mattia Rizzetto e Massimiliano Signoretti. Per Fabio Paladin, Enrico Crosato, Joel Pitton e Cristian Periin il magistrato ha disposto invece il non luogo a procedere. Nei confronti di questi ultimi era stata ritirata la querela dopo un accordo raggiunto per il risarcimento danni della vittima. Per l'accusa gli otto imputati erano stati i responsabili della spedizione punitiva, così recita il capo d'imputazione, nei confronti di Alessandro Greguoldo, che all'epoca studiava e lavorava a Milano e si trovava a Treviso per incontrare vecchi amici. Il ragazzo, all'epoca 25enne, aveva riportato la frattura delle ossa nasali e diverse contusioni al volto giudicate guaribili in trenta giorni. Oltre alle testimonianze delle persone che avevano assistito alla scena alla base della citazione diretta a giudizio, gli inquirenti si erano basati sulle immagini delle telecamere presenti in zona grazie alle quali erano stati identificati gli otto esponenti di estrema destra. Le cose sono cambiate però durante il processo fino alla decisione del giudice che ha assolto i quattro imputati che non avevano risarcito il danno nei confronti della vittima. Le motivazioni verranno depositate entro 80 giorni.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino