Anche l'idea più innovativa rischia di valere poco per un'impresa se non si riesce a tradurla nella realtà concreta dei processi aziendali. Cercare di facilitare questo...
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«Da sempre conferma Roberto Carpaneto, amministratore delegato di D'Appollonia ci collochiamo a metà strada tra il mondo delle università e dei centri di ricerca e quello delle imprese. E il nostro mestiere è trasferire e rendere usufruibile alle seconde quanto ideato dai primi. Ovvero, contribuire a industrializzare l'innovazione». Il tema è stato al centro di un seminario, svoltosi a Montebelluna, nei giorni scorsi, in cui è stata anche presentata la partnership. Ma l'applicazione industriale dell'innovazione può essere accessibile anche alle piccole (e spesso micro) imprese nostrane?
«Le pmi hanno qualche difficoltà in più nell'affrontare questo percorso rispetto alla grande industria risponde Carpaneto - ma, per altri versi, sono anche le società più snelle, veloci, fantasiose. Per esperienza, dico che spesso è più facile innescare un processo innovativo in una piccola o media azienda, anziché in un grande gruppo. E non è solo una questione economica, ma soprattutto culturale e di capacità di cambiamento organizzativo. Negli ultimi anni abbiamo partecipato a diversi progetti in questo senso, partiti proprio da pmi, che hanno portato ottimi risultati e sono anche riusciti ad attirare notevoli finanziamenti». L'obiettivo è svilupparne sempre più pure nella Marca.
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Il Gazzettino