La regola del 5, come fosse il libro di Lollo Bernardi, la regola del 9, del grande ex azzurro del volley. La regola del 5, come i gol dell'Atalanta a Parma e della Roma al...
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E in fondo c'era riuscito anche Gasperini, al Genoa, la seconda volta non venne ammesso al tabellone per i debiti di Preziosi, ma lui ha fallito solo al Palermo, due vittorie in 23 gare, non all'Inter, perchè un professionista del suo livello non si può giudicare in 5 gare.
Dunque, al Tardini è la solita mareggiata nerazzurra, con doppietta di Muriel, da subentrato, rete iniziale di Malinovskyi, fuoriclasse ucraino. C'è gloria anche per Pessina, entrato per Ilicic, e per Miranchuk, alla prima rete italiana, al pari di Brunetta, argentino, e Sohm, elvetico, fra i crociati.
GIALLOROSSI SUPERSTAR
L'altro pokerissimo è della Roma, dunque, tutto nel secondo tempo, il Crotone aveva retto bene. Doppiette di Borja Mayoral, che piace persino più di Borja Valero, con quel loro nome unico, e di Pellegrini, rete di Mkkhitaryan, il Sassuolo resta così a 2 punti, pur avendo vinto 2-1 a Marassi, con il Genoa. È la vera sorpresa della giornata, dal momento che Ballardini non è ancora salvo, a +5 sul Benevento. Segnano Raspadori, leader dell'under 21 di Paolo Nicolato, e Berardi, 7 reti e un assist nelle ultime 6 gare, mai era stato così incidente e così a lungo, in carriera. De Zerbi costruisce la solita masnada di occasioni, compreso vantaggio creato da Traorè. Il raddoppio è su errore di Masiello, da un anno in ribasso, nel finale accorcia Zappacosta.
GRANATA TRANQUILLI
Il Torino è a +4, sul Benevento, a Verona va di nuovo a bersaglio con il magiaro Vojvoda, su cross di Ansaldi, replica in 3' Dimarco, come all'andata, nel finale. La squadra di Juric è stata superiore, da tempo ha mollato, merita di arrivare davanti alla Sampdoria per la cifra di media mostrata spesso, anche con le grandi, con Zaccagni da nazionale e con Barak. In coda, è la giornata della probabile retrocessione del Benevento, superato al Santa Colomba-Ciro Vigorito dal Cagliari, per 1-3, ora a +3, appunto. Vantaggio immediato del greco Lykogiannis, pari al quarto d'ora di Lapadula, dopo un'ora Pavoletti, allo scadere Joao Pedro. A 5' dalla fine, Duncan tocca in area Nicholas Viola, che allarga di proposito la gamba, Doveri fischia il rigore e poi lo leva, richiamato dal var Mazzoleni. Siamo ai limiti, la decisione è accettabile, non per il patron delle streghe Oreste Vigorito, re dell'eolico: «Un delitto rimandarci Mazzoleni al Var, dopo una settimana. Non vuole il sud in serie A».
Vanni Zagnoli
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Il Gazzettino