Assunzioni per il rilancio: ecco dove cercano le imprese

Assunzioni per il rilancio: ecco dove cercano le imprese
L'ANALISIPADOVA Il tema nazionale è lo sblocco dei licenziamenti, ma qui si parla anche e soprattutto di assunzioni. Da uno studio di Fòrema (ente padovano di formazione di...

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L'ANALISI
PADOVA Il tema nazionale è lo sblocco dei licenziamenti, ma qui si parla anche e soprattutto di assunzioni. Da uno studio di Fòrema (ente padovano di formazione di Assindustria Venetocentro diretto da Matteo Sinigaglia) che ha coinvolto 213 imprese venete, emerge che il 70% di queste nei prossimi sei mesi ha programmato di assumere nuovo personale avendone necessità immediata o comunque nel breve termine. Da considerare che per metà delle aziende questa decisione è determinata dall'aumento delle commesse e quindi della mole di lavoro da svolgere. Commesse acquisite in piena fase emergenziale.

Andando nel dettaglio del processo di riavvio delle imprese venete, il 61% delle assunzioni avverranno direttamente da parte delle aziende, il 30% vedranno nuove figure inserite nei reparti produttivi e saranno in gran parte assunzioni stabili, il 27% invece contrattualizzate a tempo determinato, il 17% in regime di apprendistato e l 11% tramite stage. Crollano al 9% le assunzioni attraverso le agenzie di lavoro interinale.
Elemento che diventa un vero e proprio campanello d'allarme è che il 69% delle aziende dichiara di fare fatica a trovare personale da assumere per i ruoli previsti. Quali sono le quindi le professionalità ricercate? Lo studio parla chiaro: al primo posto gli addetti alla produzione meccanica, macchine a controllo numerico, saldatori, carpentieri e simili (29%) poi addetti marketing (9%), ingegneri (8%), tecnici (8%), programmatori (6% ), impiegati (6%), manager (6%), manutentori (6%), progettisti (6%) e altri profili (16%). Il fenomeno interessa più le piccole imprese (72%) che le grandi imprese (62%).
Il 30% delle nuove assunzioni avverranno nei reparti produttivi, il 14% in area commerciale, il 12% in area tecnica, a seguire il resto sotto del 10%, amministrazione, commerciale marketing, risorse umane, logistica, qualità, ricerca.
Tutti questi dati sono esplicati in Indagine sui fabbisogni professionali delle imprese. Questo il titolo dello studio svoltosi nel mese di marzo 2021 su un campione di 213 aziende del territorio così suddiviso: 51% area Padova, 44% Vicenza, 3% altre aree e 2% fuori della regione Veneto. Le aziende intervistate sono a loro volta suddivise in queste categorie: 10% grande imprese, 37% medie, 53% piccole.
«I risultati dell'indagine rilevano che le imprese sono attualmente in fase di espansione - spiega Roberto Baldo responsabile delle attività finanziate di Fòrema - i dati ci dicono anche che da un lato c'è un fabbisogno occupazionale, dall'altro che oggi si ricercano nuove professioni e un mix di competenze, professionali, soft e digitali, capaci di innovare i ruoli e le mansioni in azienda. Gli enti di formazione in quest'ottica hanno un compito importante, quello della riqualificazione professionale».
In merito alle competenze ricercate per i neoassunti le imprese mettono al primo posto le competenze tecniche di base (41%), poi le avanzate (33%), infine le trasversali (15%), di settore o di ruolo (11%). Tra le competenze trasversali le più richieste sono: il problem solving, l'apprendimento continuo e il senso critico. Le competenze trasversali, relazionali, digitali, da abbinare dunque a quelle di base, risultano fondamentali requisiti per il nuovo personale.

Michelangelo Cecchetto
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino