SANITÀ PADOVA Sessantadue infermieri e dieci operatori socio-sanitari...
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PADOVA Sessantadue infermieri e dieci operatori socio-sanitari assunti a tempo indeterminato, più altri quattordici lavoratori tra ostetriche, fisioterapisti, assistenti sanitari, tecnici di radiologia, assunti a termine a titolo di supplenza: è la grande iniezione di 86 unità di personale voluta dalla direzione strategica dell'Ulss 6 Euganea che ha portato a temine una lunga operazione di rafforzamento organico dopo complesse procedure concorsuali: in particolare i 62 infermieri sono stati pescati dalle graduatorie stese dopo il maxi-concorso di quattro mesi fa che ha visto la partecipazione di oltre 2.300 candidati. I sanitari inizieranno a entrare in servizio già a fine mese, garantendo le sostituzioni del turnover. Inoltre, per uniformare i trattamenti economici e normativi delle tre aziende che ora costituiscono l'Ulss Euganea, in questi giorni sono stati effettuati una serie di incontri con le organizzazioni sindacali: le trattative per il comparto (categorie non mediche) hanno consentito di siglare un'intesa di contratto integrativo che uniforma, dal prossimo anno, il trattamento incentivante di tutto il personale. Inoltre è stato siglato un ulteriore accordo per la progressione economica orizzontale che permette il riconoscimento di fasce retributive previste dal contratto collettivo nazionale del lavoro. Approvato infine ieri il bando per la presentazione delle domande di part-time per i dipendenti dell'ex Ulss 16 (24 posti). In prossimi incontri verranno affrontate altre tematiche, come l'affidamento degli incarichi di coordinamento, l'utilizzo della mensa aziendale, la formazione del personale. «Queste iniziative attestano il nostro costante sforzo per incrementare il benessere dei dipendenti. In questa politica aziendale - commenta il dg dell'Ulss 6, Domenico Scibetta - si inseriscono anche la banca delle ferie solidali e lo sportello di ascolto del dipendente, convinti come siamo che i lavoratori siano la nostra risorsa più preziosa.
Nicola Munaro
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Il Gazzettino