«Assembramenti come d'estate bisogna aumentare i controlli»

«Assembramenti come d'estate bisogna aumentare i controlli»
LA PAURABELLUNO Montagne prese d'assalto e aumento dei contagi. C'è forse una connessione tra le due evidenze? Piccola parentesi: nessuno nega la difficoltà che sta...

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LA PAURA
BELLUNO Montagne prese d'assalto e aumento dei contagi. C'è forse una connessione tra le due evidenze? Piccola parentesi: nessuno nega la difficoltà che sta attraversando il settore turistico e nessuno invoca lockdown totali. Però bisogna essere onesti. Nelle ultime settimane le montagne sono state aggredite dai turisti. Al punto che il sindaco di Auronzo di Cadore, ad esempio, ammette di aver visto assembramenti del genere «solo a Ferragosto». Gli hotel aperti sono pieni. Fuori dai rifugi c'è la coda. E i camper cominciano a ripopolare i parcheggi comunali. Il dato è positivo ma invoca una riflessione: come si comportano i turisti che raggiungono le Dolomiti?

AURONZO
«Qualche giorno fa sono salita fino su un rifugio a quota 2.200 metri racconta Tatiana Pais Becher, primo cittadino di Auronzo . Fuori, in attesa, ci saranno state 100 persone. Quasi tutte senza mascherina. Forse pensano che in montagna non serva ma sono molto preoccupata delle conseguenze che potrebbero avere questi comportamenti». Auronzo, infatti, è covid free. Nessuna persone positiva, in isolamento o in quarantena: «Vorrei che rimanesse così continua il sindaco All'interno dei ristoranti e dei bar la gente si comporta bene. Il problema è fuori. E cosa serve allora avere gli impianti chiusi se poi ci sono questi assembramenti? Bisogna aumentare i controlli ma non posso farlo io che ho 2 vigili».
PIEVE DI CADORE
C'è un comune dove i casi sono già aumentati: Pieve di Cadore. In 13 giorni i positivi sono passati da 7 a 40. Due giorni dopo erano già una cinquantina. «Stavamo diventando covid-free e poi c'è stata un'impennata spiega il primo cittadino Bepi Casagrande . Da una prima analisi sembra che ci siano 3-4 focolai e, stando ai cognomi, sono quasi tutti nuclei familiari». All'improvviso la situazione è sfuggita di mano. «Mi sono talmente preoccupato - dice il sindaco - che ho diffuso dei volantini come era successo durante la prima ondata quando mi ero accorto che la crescita stava diventando esponenziale». I volantini contengono le regole basilari da seguire in tempo di covid. «Credo sia un'importante ripresa dei contagi, ma spero in un fuoco di paglia», conclude Casagrande.
COMELICO
In Comelico superiore ci sono 4 persone positive e 4 in isolamento. Qui i numeri sono più contenuti anche se la curva sale e scende. «Un mese fa ricorda il sindaco Marco Polacco Staunovo . Eravamo quasi a zero casi e in due giorni siamo saliti a 16. Va a gruppi familiari. Basta che lo prenda uno e nell'arco di qualche giorno i contagi salgono». Per Staunovo «è fondamentale il tracciamento dei contatti. Altrimenti i positivi girano e lo trasmettono». Preoccupazione anche a Santo Stefano di Cadore. Si tratta del comune da cui è partita la seconda ondata. I positivi, in totale, sono 10. A cui si aggiungono 22 persone in isolamento. «Per evitare che i numeri continuino a salire si legge nel sito comunale si prega vivamente di mantenere i comportamenti che conosciamo (mascherina, igienizzazione, distanziamento), prestando come sempre la massima attenzione».
CORTINA

Nonostante i Mondiali appena terminati Cortina d'Ampezzo regge bene: 13 positivi. «Rispetto al primo febbraio in cui ne avevamo registrati 25 è ottimo sottolinea il sindaco Giampietro Ghedina . Abbiamo avuto 1-2 casi negli ultimi giorni ma, per il momento, la situazione è contenuta. I Mondiali, ad oggi, non hanno inciso in modo negativo». C'è stato un giorno però, in mezzo al mese, in cui i contagi erano stati 8. Quindi un leggero rialzo c'è stato. Ad ogni modo «finché si sta all'aria aperta la gente si comporta bene. Continueremo a vigilare». (D.P.)
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Il Gazzettino