Assalto alle piscine

In cerca di un'oasi nel caldo torrido di questo primo fine settimana di luglio. Spiagge e piscine polesane sono state letteralmente prese d'assalto dai cittadini in cerca di un...

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In cerca di un'oasi nel caldo torrido di questo primo fine settimana di luglio. Spiagge e piscine polesane sono state letteralmente prese d'assalto dai cittadini in cerca di un po' di refrigerio. Ieri si sono superati i 35 gradi e sabato non è andata meglio. E l'unico modo per salvarsi dalla canicola, che mette a dura prova chiunque, dal giovane all'anziano, è tuffarsi in acqua. Ieri al polo natatorio, intorno a mezzogiorno, non c'erano più né lettini né ombrelloni. Tutto esaurito con 8-900 biglietti d'ingresso strappati solo in mattinata. Stessa cosa dicasi per Palazzo Rosso, la piscina privata alle porte di Polesella, e Castelbeach, il parco acquatico di Castelguglielmo. Se il portafoglio è al verde si evita la gita fuori porta, di solito al mare, e si opta per la più vicina piscina. D'altro canto basta tirare le somme per capire che la giornata sotto il sole in spiaggia non è alla portata di tutti: tra benzina, ombrellone, lettino e gelato è facile veder volar via 50 euro che, per chi non lavora, sono una cifra insostenibile.

«Bisogna fare i conti con il costo del trasporto. Che sia la corriera, il treno o la macchina. Per me è proibitivo pensare di fare tutte le domeniche al mare, nonostante Rosolina sia vicina. La domenica la dedico alla fidanzata e si resta da queste parti» spiega Andrea Resti abbracciando la fidanzata, sotto il sole bollente di mezzogiorno di una domenica infuocata. Linda Berti ha dato un occhio al listino prezzi del Polo Natatorio e non si dice per nulla soddisfatta: «Vengo in piscina perchè risparmio soldi di benzina e del lettino al mare. Pensavo di venire qui perchè è più vicino a casa, ma ora volto l'auto e vado a Palazzo Rosso perché oltre ad essere più conveniente c'è anche molta più ombra. Qui gli ombrelloni sono finiti e non ci sono alberi».
Silvia Ercolini si dice costretta a scegliere la piscina: «Non ho l'aria condizionata in casa. Se non voglio morire devo buttarmi in acqua da qualche parte. L'altra soluzione potrebbe essere farsi un giro in un centro commerciale ma è un po' triste con giornate del genere».

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Il Gazzettino