Asilo, positivo a 3 anni classe chiusa, 20 isolati

Asilo, positivo a 3 anni classe chiusa, 20 isolati
L'EPIDEMIASANTO STEFANO Un bimbo del 2017 è risultato positivo all'asilo di Campolongo, in comune di Santo Stefano: la classe è stata sigillata, le maestre e i compagni messi in...

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L'EPIDEMIA
SANTO STEFANO Un bimbo del 2017 è risultato positivo all'asilo di Campolongo, in comune di Santo Stefano: la classe è stata sigillata, le maestre e i compagni messi in isolamento in attesa del tampone, come prevede il protocollo in questi casi. Ma scuola d'infanzia resta aperta. Il caso però non fa mettere di fronte, ancora una volta, a quello che è un vero e proprio problema: i focolai e contagi in Comelico. Proprio in quel territorio, tra alto e basso Comelico, si distribuiscono oltre un quinto dei positivi che si contano in provincia, ovvero più di 25 sul centinaio di casi. Solo a Santo Stefano, come sottolineava ieri sera il Comune con un post sui social ci sono «12 casi accertati positivi al Coronavirus e 24 persone in quarantena». Numeri nei quali non si conteggia ancora la situazione dell'asilo «poiché non si hanno ancora i risultati». Ma nei quali rientra invece l'allarmante focolaio del camping-pizzeria, in località Mas, a Santo Stefano di Cadore, chiuso in fretta e furia per i contagi della famiglia proprietaria.

L'EMERGENZA
Non si sa, al momento, se il caso del bimbo possa collegarsi in qualche modo a quel focolaio del camping. Ieri la Usl 1 Dolomiti diceva in uno stringato comunicato: «Positivo un bambino di tre anni contatto familiare di soggetto positivo (anch'esso individuato con tampone in seguito a contact tracing). Sono in corso le azioni di sanità pubblica in ambito scolastico: isolamento dei compagni di asilo e tampone generalizzato in totale a una ventina di persone». Il personale del Dipartimento di Prevenzione dell'Usl, salirà oggi a Santo Stefano, forse con un'unità mobile, per effettuare in test sui compagni d'asilo del piccolo, le maestre e altro personale che ha avuto contatti con il bimbo. Nel frattempo la dirigente scolastica dell'istituto comprensivo, Morena De Bernardo, dopo aver preso contatti con la responsabile Covid e essersi coordinata con l'Usl ha messo in atto tutte le procedure del caso.
IN ISOLAMENTO
La scuola d'infanzia di Campolongo procederà regolarmente: gli altri alunni non sono considerati contatti. Solo la classe del piccolo positivo verrà chiusa in attesa dei risultati dei tamponi. Come avviene in questi casi, anche con test negativo, bimbi e personale della sezione resteranno a casa per due settimane in via precauzionale e in attesa dei controlli sanitari. Gli alunni delle altre classi non vengono considerati contatti in quanto bimbi e personale non svolgono mai attività al di fuori degli spazi a loro riservati, come da regole anti-Coronavirus.
IL CONTAGIO
Sono diverse le indagini sul contagio e i focolai del Comelico che stanno svolgendo gli esperti dell'Unità di crisi del Dipartimento di Prevenzione. Ma l'origine del contagio è difficile da comprendere. La certezza è che due dipendenti dell'hotel Sappadino finito alle cronache per un mini-focolaio abitano in Comelico. Difficile dire con certezza, però, se il virus sia arrivato così.
IL COMUNE

Il Comune ieri ha pubblicato i numeri dei contagi spiegando la scelta così: «Pubblichiamo con preghiera di assunzione di comportamenti improntati ad un serio rispetto delle norme ormai conosciute». Sono 12 positivi e 24 in isolamento e il sindaco Oscar Meneghetti ieri ha trascorso la giornata confrontandosi con l'Usl per trovare la soluzione migliore a una situazione che sta diventando allarmante: «Siamo preoccupati per la situazione e, in accordo con l'autorità sanitaria, stiamo cercando di limitare la diffusione del virus». E poi aggiunge una considerazione più generale, al di là dell'ultimo caso del bambino di tre anni: «Invito i concittadini a recuperare il livello di attenzione e le buone pratiche che avevano contraddistinto il periodo immediatamente successivo al lockdown, per cercare di mantenere sotto controllo, per quanto possibile, la situazione rivolgendo il pensiero soprattutto alle persone anziane, che dobbiamo responsabilmente tutelare».
Olivia Bonetti
© riproduzione riservata
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Il Gazzettino