Asili, regolamento nel mirino

Asili, regolamento nel mirino
LA POLEMICA PADOVA É un consiglio comunale che si preannuncia caldo quello che inizierà questa sera alle 18 a palazzo Moroni. In discussione tra le delibere c'è infatti il...

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LA POLEMICA
PADOVA É un consiglio comunale che si preannuncia caldo quello che inizierà questa sera alle 18 a palazzo Moroni. In discussione tra le delibere c'è infatti il dispositivo sull'adeguamento del Regolamento comunale degli asili nido. Il documento sarà presentato dall'assessore alle Politiche scolastiche Cristina Piva e non mancherà di far salire sulle barricate il centrodestra. Dal punto di vista politico, la novità più importante introdotta dalle modifiche, è, senza ombra di dubbio, il superamento di uno dei cavalli di battaglia dell'ex amministrazione Bitonci, ovvero la norma che introduceva un concetto piuttosto semplice: più anni di residenza a Padova corrispondono ad un maggiore punteggio per le graduatorie di accesso ai nidi.

«La novità più importante è sicuramente l'introduzione del criterio di residenzialità. Dal prossimo anno scolastico le famiglie dove almeno un coniuge risiede a Padova da più di 20 anni si vedranno attribuire automaticamente 5 punti. Se gli anni di residenza scendono a 15 i punti saranno 4, mentre con 10 anni i punti diventano 3» aveva spiegato, nel gennaio del 2015, l'allora assessore alle Politiche scolastiche Alessandra Brunetti che aveva fatto approvare in giunta il Nuovo regolamento degli asili comunali. Nel frattempo il centrosinistra è tornato a palazzo Moroni e a gestire la delega che era della Brunetti ora c'è Piva che, proprio questa sera proporrà all'assemblea le modifiche al vigente Regolamento Comunale per gli Asili Nido.
Come anticipato, dal punto di vista politico, la novità più interessante è quella relativa al diritto di accesso ai nidi che, ad oggi, deve fare i conti con il criterio di residenzialità voluto dall'amministrazione leghista. Paradossalmente, per superare questa disposizione, la giunta Giordani fa ricorso a un'altra amministrazione leghista, quella guidata dal governatore Luca Zaia. Le disposizioni regionali sull'anzianità di residenza e di lavoro nel Veneto (alle quali non si può derogare) come criterio per determinare la precedenza in graduatoria scattano, con il nuovo dispositivo, solo a parità di punteggio fra i bambini. Di conseguenza in casi molto remoti. Non solo. Anche in caso di applicazione dell'anzianità di residenza, la posizione in graduatoria sarà determinata dando la priorità al bambino che è nato prima rispetto ad un altro. In pratica si sono messi in campo alcuni escamotage per annacquare il più possibile i vantaggi dati dal fatto che una famiglia abiti da molti anni in città. Non solo anzianità di residenza, però. Il nuovo regolamento introduce anche altre novità. Rimanendo nel campo delle norme di accesso, per esempio, il regolamento recepisce le nuove norme nazionali introdotte dal ministro Beatrice Lorenzin in materia di vaccinazione obbligatoria.

Alberto Rodighiero
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino