Asili nido e scuole materne, anche l'Ulss 3 dà ragione al Comune: il rapporto tra numero di educatrici e bambini è corretto, così come è stato impostato dall'amministrazione...
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«Dall'intervista effettuata agli educatori presenti alle visite, risulta che» il Comune «ha elaborato, nel corso dell'anno, disposizioni di carattere organizzativo che permettano di garantire il corretto rapporto numerico tra personale educativo/bambini in ogni asilo nido e scuola materna comunale». Questo è quanto l'Ulss 3 Serenissima ha comunicato al direttore dei Servizi Sociali della Regione Veneto, in seguito ai sopralluoghi effettuati in alcuni asili nido comunali di Venezia nell'ultima settimana di giugno.
«Le visite degli incaricati dell'Ulss 3 danno atto dell'avvenuta applicazione della normativa regionale di riferimento ed evidenziano l'impegno continuo per far funzionare al meglio un servizio così importante per l'educazione dei bambini e le famiglie» ha commentato Romor -: è un positivo riconoscimento al delicato lavoro di riorganizzazione ed efficientamento che in questi mesi abbiamo portato avanti e che le maestre hanno saputo interpretare nel migliore dei modi, dando la loro disponibilità affinché i bambini trovassero nei loro asili quella serenità e disponibilità che devono caratterizzare questi ambienti».
L'assessore ricorda che la riorganizzazione è stata valutata «positivamente anche dai genitori dei bambini che, nell'ultima rilevazione sul customer satisfaction, hanno dimostrato di apprezzare il lavoro fin qui svolto».
Per i sindacati, invece, «i controlli sono stati effettuati solamente su tre strutture, un campione un po' piccolo se consideriamo che i nidi sono 29; inoltre sono stati effettuati in orari durante i quali vi è la compresenza del personale e quindi l'addensamento maggiore delle presenze; e oltretutto in quegli orari le educatrici sono già state spostate e quindi è naturale che il rapporto numerico sia rispettato - dichiara Daniele Giordano Segretario Generale Fp Cgil -. L'Assessore sa bene, anche se ormai fa solo propaganda, che i problemi si verificano nella fascia iniziale quando i bambini vengono accolti o, in alcuni casi, nella fascia pomeridiana. Servono assunzioni per rinforzare gli organici, ripristinare le supplenze per le assenze sin dal primo giorno e rafforzare i momenti di formazione e valutazione».
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Il Gazzettino