Una vicenda paradossale, figlia delle poca comunicazione tra gli uffici e dei rapporti non proprio ottimali tra Ca' Sugana e la società del gas Aim. E a farne le spese sono i...
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Da settembre fanno i conti con una via dissestata da un cantiere lasciato a metà in attesa di un'asfaltatura mai effettuata. Non solo: dopo mesi in queste condizioni, cadenzati da proteste di ogni tipo rivolte a Ca' Sugana, il 12 luglio hanno visto arrivare gli operai comunali armati di pennelli e pittura bianca per disegnare la segnaletica stradale orizzontale. Strisce ovviamente un po' storte visto che hanno dovuto seguire l'andamento ondulatorio di un manto stradale a dir poco rimaneggiato. Finita qui? No.
Una settimana dopo si sono presentati altri tecnici, questa volta di Aim, per passare finalmente la mano d'asfalto attesa dieci mesi, ma cancellando il lavoro fatto poco prima dal Comune.
Il risultato adesso è una strada rimessa a nuovo ma ancora una volta senza segnaletica e quindi sempre potenzialmente pericolosa.
«Ci sentiamo presi in giro -dicono i residenti- Che senso ha avuto aspettare in pratica dieci mesi prima di rifare la segnaletica per poi vederla cancellata nuovamente pochi giorni dopo da un'asfaltatura che andava fatta appena finiti i lavori».
A Ca' Sugana la vicenda ha contribuito a gelare i rapporti con Aim. La difesa del settore Lavori Pubblici è molto chiara: «Dopo il lavoro per la messa a dimora dei tubi, abbiamo chiesto ad Aim di procedere nel più breve tempo possibile all'asfaltatura. Nonostante le ripetute richieste, non abbiamo mai ricevuto una risposta. Alla fine, tenuto conto anche delle legittime lamentele dei residenti, abbiamo deciso di predisporre almeno la segnaletica orizzontale per questioni di sicurezza. Pochi giorni dopo averlo fatto, ancora una volta senza che nessuno ci dicesse niente, si sono presentati quelli di Aim per asfaltare».
Ieri si è mosso l'assessore Ofelio Michielan: «Ho parlato direttamente con Aim e mi hanno assicurato che provvederanno loro a ripristinare la segnaletica cancellata».(((caliap))) Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino