Ascotrade, sconti sul gas a oltre 60mila indigenti

Ascotrade, sconti sul gas a oltre 60mila indigenti
IL BILANCIOTREVISO Oltre 60mila utenti interessati e più di sei milioni di euro di euro rimasti nelle tasche di cittadini e famiglie sotto forma di sconti in bolletta. È il...

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IL BILANCIO
TREVISO Oltre 60mila utenti interessati e più di sei milioni di euro di euro rimasti nelle tasche di cittadini e famiglie sotto forma di sconti in bolletta. È il bilancio, dall'istituzione, nel 2010, ad oggi, di Amici, la campagna di riduzioni sulle tariffe del gas per persone indigenti, portato avanti da Ascotrade e dalle altre società del gruppo Ascopiave e da Cgil, Cisl e Uil, insieme ad Acli e ai caf di svariate altre organizzazioni. L'edizione 2018, la nona consecutiva, ha preso il via ieri con la firma dell'accordo tra i vari soggetti coinvolti.

LA RIDUZIONE
Gli utenti, dunque, potranno ottenere un taglio di 15 centesimi di euro a metro cubo sul prezzo del gas da parte dell'azienda trevigiana: considerato il consumo medio, il risparmio si aggira sui 210 euro all'anno. «È un'iniziativa pressoché unica in Italia rimarca Stefano Busolin, presidente di Ascotrade -. Siamo un'azienda e, come tale, dobbiamo avere attenzione al bilancio, ma guardiamo anche al territorio». Nel 2017 ne hanno beneficiato 12.295 clienti, ottomila nella sola provincia di Treviso. Mentre le richieste di rateizzare le bollette sono in calo (da 6.253 nel 2016 a 4.560 nel 2017), l'adesione agli sconti non conosce flessioni: dall'inizio, la platea è aumentata di quasi sei volte e mezza.
I REQUISITI
Requisiti per poter accedere: essere intestatari di una fornitura sul cosiddetto mercato libero (ovviamente con Ascotrade o con una delle consorelle) e avere un Isee, l'indicatore di ricchezza del nucleo familiare, non superiore ai 18mila euro all'anno. Un limite, hanno sottolineato Giacomo Vendrame (Cgil Treviso), Cinzia Bonan (Cisl Belluno Treviso) ed Enrico Biscaro (Uil Belluno Treviso), che, volutamente, comprende anche persone non propriamente in condizioni di povertà estrema.
I SINDACATI

«Ma proprio l'alto numero di domande ribadiscono i leader sindacali ci conferma come questa sia un'esigenza sentita anche dalle famiglie con redditi medio-bassi. La ripresa non è per tutti, anzi si stanno allargando le diseguaglianze». Tale è stata la richiesta che lo scorso anno 2.137 utenti sono purtroppo rimasti esclusi, pur rientrando nei parametri, a causa dell'esaurimento del budget complessivo a disposizione di 1,2 milioni di euro. Costoro assicurano i promotori saranno inseriti in via prioritaria tra i destinatari 2018. Busolin lancia anche un appello: «Alcune società di vendita dell'energia sono fallite senza saldare la materia prima, In base alla legge 134 del 2012 questo buco dovrà ora essere ripianato da tutti gli utenti. Non è giusto, anche nei confronti delle società, come Ascotrade, che stanno sul mercato con correttezza. Scriverò ai parlamentari veneti: questa norma va cambiata».
Mattia Zanardo
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Il Gazzettino