Ascot: «Paghiamo una tassa sulle onde»

Ascot: «Paghiamo una tassa sulle onde»
CHIOGGIA «Siamo, forse, l'unica categoria che paga le tasse sulle onde del mare». Giorgio Bellemo, presidente di Ascot, associazione di operatori turistici del litorale,...

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CHIOGGIA
«Siamo, forse, l'unica categoria che paga le tasse sulle onde del mare». Giorgio Bellemo, presidente di Ascot, associazione di operatori turistici del litorale, evidenzia una delle contraddizioni normative che colpiscono la categoria. Le onde del mare sono quelle che, in occasione delle mareggiate, erodono la battigia e si portano via la sabbia che forma la spiaggia. Le tasse sono, in particolare, la Tari, quella sui rifiuti, di cui si parla molto, in questo periodo, per la controversia che oppone l'amministrazione comunale e una parte dei balneari che trovano insostenibile la tariffa imposta da Veritas. In sostanza il mare si mangia la spiaggia ma l'estensione delle concessioni, su cui si calcola la tariffa, rimane, burocraticamente parlando, invariata. Se già la tariffa viene considerata esosa, è chiaro che pagarla su porzioni di concessione che non esistono, provoca un senso a dir poco di frustrazione. In questo periodo, comunque, sono in corso interventi di difesa della spiaggia, nella zona sud di Sottomarina e Isola Verde. Prima il rafforzamento dei pennelli con delle dighe subacquee a raggiera, con lo scopo di proteggere, poi, l'apporto di nuovo sabbia sulle spiagge. Il tutto dovrebbe concludersi entro un paio di mesi, prima dell'inizio della stagione balneare, con il ripristino delle corrette estensioni delle concessioni.

D.Deg.
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Il Gazzettino