Ascoltati dagli investigatori altri due studenti della classe 5.F

Ascoltati dagli investigatori altri due studenti della classe 5.F
Proseguono gli interrogatori in Questura degli studenti della classe 5.F del liceo scientifico Nievo. Anche loro erano in gita a Milano insieme a Domenico Maurantonio delle 5.E...

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Proseguono gli interrogatori in Questura degli studenti della classe 5.F del liceo scientifico Nievo. Anche loro erano in gita a Milano insieme a Domenico Maurantonio delle 5.E trovato morto la domenica del 10 maggio, dopo un volo da una finestra del quinto piano dell'hotel Leonardo da Vinci. Ieri pomeriggio due diciottenni sono stati messi sotto torchio dagli uomini della Squadra mobile e altri ne verranno ascoltati nella giornata di oggi. In totale i ragazzi da sentire sono una decina. Forse loro hanno visto qualcosa che può tornare utili alle indagini condotte dalla Procura e dalla Squadra mobile di Milano. Non sono mai stati a stretto contatto durante la gita con Domenico e i suoi amici, ma la speranza degli inquirenti è che possano magari avere udito una conversazione tra gli studenti che dividevano la camera d'albergo con il diciannovenne morto.

C'è in fatti un buco temporale tra le 5 e le sette del mattino di quella domenica, dove nessuno studente in oltre due settimane si è mai ricordato cosa è accaduto. Ed è in queste due ore che Domenico è volato giù dalla finestra e prima di cadere ha spedito un messaggino con WhatsApp. Una chat che è stata avviata tra le 5 e le 5.30. Eppure nessuno sa. Appare impossibile agli inquirenti che non uno studente si sia accorto di un corridoio, quello al quinto piano dell'albergo dove c'era la camera di Domenico, cosparso di feci. Ed è ancora più incredibile che i due diciottenni compagni di stanza di Domenico, la mattina del 10 maggio siano usciti dalla camera non vedendo gli escrementi e non sentendo alcun tanfo, scendendo invece come se nulla fosse a fare colazione. E solo nel grande salone al piano terra dell'hotel si sarebbero resi conto della mancanza di Domenico. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino