Non solo vestiti e marche di alto lusso. Al Fontego dei Tedeschi, che aprirà sotto le insegne del gruppo Dfs, da giovedì ci saranno anche vetri e oggettistica veneziana. Il...
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E così Dfs ne ha scelti una quindicina: «Si tratta di un inizio - spiega De Checchi - lo spazio è limitato, ma siamo in una fase sperimentale per comprendere quali siano i prodotti più adatti. Chi non è stato scelto ora potrà esserlo in futuro, anzi, invitiamo i nostri associati a visitare il Fondaco nei primi giorni di apertura per capire se le loro attività possano essere in linea ed eventualmente contattarci».
Per ora i settori rappresentati saranno quelli di bigiotteria e oggettistica personale (ad esempio collane, perle e gioielleria in vetro), poi il settore food, con artigiani di cioccolata, il vetro, gli orafi, maschere e costumi teatrali. «Per noi è importante essere rappresentati, anche perché - prosegue De Checchi - Dfs ha creato un indotto di cui siamo soddisfatti con le aziende locali, come tappezzieri, tipografi e trasportatori. Inoltre, avremo spazi per iniziative e mostre sugli artigiani, stiamo attendendo il calendario delle disponibilità». Il segretario si è quindi espresso sulla situazione in città, che vede il turismo dilagare, e sul valore di un centro commerciale: «Venezia è una città votata a questo, tornare indietro è difficile, ma Dfs propone qualità e permanenza in città di elevato livello, non come le mandrie disarticolate del mordi e fuggi». Con una opportunità: «Stiamo organizzando con Vivovenetia - conclude De Checchi - la nuova frontiera del turismo e la possibilità di sperimentare il lavoro dell'artigiano attraverso la creazione diretta di opere».
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Il Gazzettino