Artigiani, la sofferenza continua

Artigiani, la sofferenza continua
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LA NOTA DOLENTE
TREVISO Meno prestiti e più costosi. Nonostante qualche (timido) miglioramento recente, il credito rimane nota dolente per le piccole imprese. Un dossier dell'Ufficio studi di Confartianato evidenzia come, anche nella Marca, la stretta non si sia allentata, anzi sia diventata più intensa. Al 31 dicembre, scorso, infatti, l'importo complessivo dei finanziamenti all'artigianato, in provincia, era pari a 815 milioni di euro, ma si era ridotto del 10,6 per cento nel giro di un anno. Treviso, decima per quota di erogato al settore sul totale nazionale, si trova così all'86esimo posto della classifica tra le 102 aree italiane censite per variazione dello stock.

L'ANDAMENTO
Un andamento peggiore sia delle media veneta, in diminuzione di 9 punti su base annua, sia di quella nazionale, in flessione del 7,9. E se si estende il raffronto al 2014, nel trevigiano il calo risulta più che raddoppiato: meno 21.5 per cento. Va un po' meglio, se si considerano solo i prestiti a medio-lungo termine (che pure qui rappresentano oltre il 70% del totale), quelli con durata da 18 mesi in su, destinati in genere a sostenere gli investimenti. Non perché in questo caso i valori siano in crescita (gli indici rimangono negativi), ma perché nella Marca la contrazione è stata meno pesante di molte altre province: 5,1% in un anno. A fronte della quasi stabilità registrata a Torino (meno 0,1%), ad Ancona il crollo supera il 18%.
IL COSTO DEL DENARO
Ma a preoccupare Confartigianato è anche il costo del denaro, soprattutto in rapporto alle industrie di maggiori dimensioni: «Nel 2017, una micro impresa sana ha pagato un tasso del 5,70 per cento, quasi doppio rispetto al 3,24 per cento pagato da una grande impresa rischiosa - spiega lo studio -. Eppure le piccole imprese mostrano una qualità del credito maggiore rispetto alle imprese medio-grandi quasi dappertutto nel Paese. In Veneto il gap è di 3,7 punti percentuali».
IL PRESIDENTE

«Sistema da correggere certamente - commenta Vendemiano Sartor, presidente di Confartigianato Marca Trevigiana - ma di pari passo è necessario essere più attrezzati come imprenditori. Da questi numeri reagiamo con un rilancio della nostra azione di supporto e formazione a tutela del nostro sistema imprenditoriale». L'approccio al credito è infatti mutato: «Le risorse messe a disposizione dalle istituzioni sono importanti, ma spesso non sono raggiungibili - conferma Sartor - Va migliorato l'accesso togliendo ostacoli che talvolta generano conseguenze maggiori che la scelta di assumere un rischio moderato. Contemporaneamente dobbiamo rafforzare la cultura manageriale nelle imprese in cui è crescente la complessità gestionale».
Mattia Zanardo
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Il Gazzettino