ARTE MESTRE Gli spazi in Calle Corte Legrenzi raccontano che sono arrivati quaranta

ARTE MESTRE Gli spazi in Calle Corte Legrenzi raccontano che sono arrivati quaranta
ARTEMESTRE Gli spazi in Calle Corte Legrenzi raccontano che sono arrivati quaranta giovani artisti. Un esodo vitale, che li ha condotti a scegliere Mestre come luogo di creazione,...

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ARTE
MESTRE Gli spazi in Calle Corte Legrenzi raccontano che sono arrivati quaranta giovani artisti. Un esodo vitale, che li ha condotti a scegliere Mestre come luogo di creazione, narrato nella mostra Opus Focus, a cura di Francesco Fabris e della School for Curatorial Studies Venice. E' sviluppata con la disponibilità di Silvia Fossetta, che ha offerto l'uso di alcuni negozi sfitti di Calle Corte Legrenzi per scopi espositivi. Gli ateliers Kadabra Studio e Condominio Cappuccina, Casablanca Studio e zolforosso escono allo scoperto con i loro protagonisti, proposti in presa diretta per una notizia, un racconto di vita e di arte che Mestre non può e non deve ignorare. Sono tutti artisti sui trent'anni, diplomati all'Accademia di Belle Arti di Venezia, che hanno scelto di aprire i loro studi a Mestre. Un controesodo da Venezia, così ne parla Francesco Fabris, avvocato che si occupa di arte, collezionista, curatore della mostra insieme alla School for Curatorial Studies Venice, fondata nel 2004 con lo scopo di creare un laboratorio aperto per le arti visive e le professioni correlate all'arte contemporanea. Sua è stata l'idea di connettere attivamente Silvia Fossetta, proprietaria di alcuni spazi sfitti in Calle Corte Legrenzi, e i giovani artisti. All'interno del locale al civico 20, all'angolo con Corte Bonzio, che in precedenza ospitava un negozio di abbigliamento, un appendiabiti ora è un finto sostegno per opere di matrice pittorica, anche pseudo-figurativa, sculture e installazioni. Nel negozio al civico 33, un'opera collocata su una parete composta da mazzi di chiavi e tre tele narrano lo spazio. Il terzo, al 35, espone opere più piccole: si tratta di quadri infilati in una struttura, con lo scopo di salvaguardare l'identità rispetto all' individualità degli artisti. Una presa di possesso elegante di spazi esistenti a forte vocazione commerciale, che vengono adattati e raccontati: se gli atelier sono ad oggi un luogo di riflessione e indagine intima dei giovani artisti - dice Fabris - la città si offre di accogliere i loro lavori fornendo la luce di una emozionata curiosità in spazi storici e gelosamente mestrini. La mostra è aperta fino al 15 luglio, dal merc. al sab. dalle 16 alle 20, gli altri giorni su appuntamento.

Filomena Spolaor
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino