«Arrivo tardi»: poliziotto si spara

«Arrivo tardi»: poliziotto si spara
I colleghi dell'ufficio anticrimine della questura si sono subito allarmati non vedendolo in ufficio. Il sovrintendente Enrico Pillon, 55 anni, aveva avvisato che sarebbe arrivato...

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I colleghi dell'ufficio anticrimine della questura si sono subito allarmati non vedendolo in ufficio. Il sovrintendente Enrico Pillon, 55 anni, aveva avvisato che sarebbe arrivato un po' in ritardo ieri mattina, ma poi non si è fatto sentire. Sono quindi scattate le ricerche, che si sono concluse in modo drammatico: nel primo pomeriggio Pillon è stato ritrovato in un campo di via Tagliamento a Cavriè di San Biagio di Callalta, a pochi chilometri da casa. Si era tolto la vita esplodendo un colpo con la sua pistola d'ordinanza.

Il gesto estremo ha lasciato sbigottiti i familiari, gli amici e i tanti colleghi che negli anni hanno potuto apprezzare sia da un punto di vista umano che professionale il sovrintendente Enrico Pillon. Per anni aveva prestato servizio nell'ufficio di polizia giudiziaria della procura di Treviso, ma nel 2015 era passato in questura dopo aver vinto un concorso. «Era una persona estremamente solare, uno con la battuta pronta e sempre disponibile» lo ricordano i colleghi che per tutta la mattinata di ieri hanno cercato di rintracciarlo.
Il sovrintendente non aveva mai manifestato disagi e segni particolari che potessero far presagire una qualsiasi forma di depressione. In ufficio aveva sempre lavorato con grande precisione, non mancando mai al lavoro, e anche tra i familiari nessuno si era reso conto che stesse passando un periodo difficile e che stesse affrontando una crisi psicologica. Non ha però voluto lasciare la sua famiglia senza un perché: avrebbe infatti lasciato delle lettere in cui spiega ai suoi cari i motivi che l'hanno spinto a farla finita.
Cresciuto a Treviso, il sovrintendente Pillon, padre di due ragazzi di 17 e 25 anni, era separato da diversi anni e viveva a Cavriè in via Cucca, vicino al campo sportivo, a pochi chilometri da via Tagliamento.

«Siamo tutti sconvolti» l'unico commento che si sono sentiti di aggiungere i tanti agenti della questura che in questi anni hanno lavorato al fianco di Pillon e che ieri pomeriggio, dopo il ritrovamento del corpo del 55enne, si sono stretti nel dolore ai suoi figli e ai suoi familiari.
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Il Gazzettino