Arriva la polizia fuga in scooter: presi nella notte due ragazzini

Arriva la polizia fuga in scooter: presi nella notte due ragazzini
L'INSEGUIMENTOTREVISO Tre grammi di marijuana in tasca, un taglierino, e in due nemmeno uno straccio di patente nonostante fossero in sella ad uno scooter 125. Ma non dev'essere...

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L'INSEGUIMENTO
TREVISO Tre grammi di marijuana in tasca, un taglierino, e in due nemmeno uno straccio di patente nonostante fossero in sella ad uno scooter 125. Ma non dev'essere per questo che appena vista la pattuglia si sono dati alla fuga, ingaggiando un inseguimento al cardiopalma nel cuore della notte con la polizia tra improvvisi cambi di direzione, speronamenti e manovre a dir poco rischiose, per loro e per le altre auto in transito. C'era di sicuro anche il gusto della sfida alle forze dell'ordine, costrette a far convergere più pantere tra Treviso e Villorba per bloccare due ragazzi, all'acceleratore un 20enne magrebino, aggrappato a lui un amico non ancora maggiorenne, che hanno dato gran filo da torcere sabato notte agli agenti. Contro i quali, una volta raggiunti, si sono scagliati con violenza non risparmiando calci e pugni a chi cercava di fermarli. Entrambi del Veneziano, il primo, I.M., residente a Noale, è stato arrestato per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, mentre il 17enne, che abita a Dolo, se l'è cavata con una denuncia per gli stessi reati oltre a una segnalazione per il possesso di un taglierino da 10 centimetri, trovatogli in tasca.

LA SFIDA
Sono quasi le 4 del mattino e la volante, impegnata in una serie di controlli, sta percorrendo la Pontebbana tra Treviso e Villorba. I due ragazzi a bordo dello scooter notano i lampeggianti e spengono i fari del motorino sperando di non essere stati notati. Non è così e se ne rendono subito conto, tant'è che il 19enne comincia a spingere sull'acceleratore, fa ruotare al massimo la manopola dello scooter, che scompare nel buio. Inizia la sfida. Il motore dello motociclo non può competere con quello della pantera, ma i due ragazzi sembrano pronti e sfidare la sorte e si lanciano in manovre a dir poco spericolate e in contromano pur di non farsi raggiungere, rischiando di scontrarsi o farsi investire, in più occasioni, dalle altre auto in transito. Si teme possano farsi del male o far del male ai tanti che, nonostante l'ora tarda, stanno tornando dalle discoteche fuori città. La centrale operativa della questura decide così di far convergere in Pontebbana una seconda volante che poco dopo incrocia lo scooter e gli si para davanti. I due però non vogliono cedere e si lanciano contro la vettura, sfidandola a scostarsi per prima dalla strada. Gli operatori ovviamente desistono, ma poco dopo, durante l'ennesima manovra al limite, il 20enne e l'amico vengono disarcionati dal motociclo. Fine gita.
LE MANETTE

Cadono a terra in via Roma, a Villorba, ma prima di issare bandiera bianca i due ragazzi tentano la fuga a piedi, in direzioni opposte. Una volta raggiunti, ormai allo strenuo delle forze, aggrediscono gli operatori di polizia. Il 20enne si dimostra particolarmente violento e la colluttazione si protrae per qualche minuto. È imbizzarrito e gli agenti sono costretti ad ammanettarlo. In tasca poi gli trovano un calzino con tre grammi di marijuana. Niente di che. E allora perché la fuga? Solo perchè guidava senza patente? A quanto pare si. Il giovane, a differenza dell'amico minorenne (che aveva in tasca però il coltellino) è stato arrestato ed è comparso ieri mattina davanti al giudice per la direttissima. Incensurato, ha patteggiato un anno di reclusione, pena sospesa.
Alberto Beltrame
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino