Un campionario iper realistico di tutte le ossessioni e le disabitudini collezionate durante i mesi di quarantena ma in formato Barbie. Così la bambola più amata di sempre...
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La bambola da sempre icona di perfezione, eleganza, e canone muliebre americano tutto gambe lunghe, chioma bionda e fluente e occhioni azzurri, grazie a «nonna» Ruiz approda ad una versione casalinga, abbastanza disperata ma adeguatamente ironica, declinata nelle tante versioni in cui la quarantena ci ha costretto. Ogni Barbie in quarantena è pensata dalla Ruiz col suo corredo di gadgets, vestiti, accessori esattamente come ogni set che si rispetti e viene immortalata in foto già virali sul web.
In undici scatti è riassunta la vita segregata dei giorni del Covid. Si inizia con lo Starter Pack della quarantena, una Barbie alle prese con i primi giorni di libertà inaspettata da impegni di lavoro e scuola, quasi entusiasta, circondata da ciambelle fritte, patatine, barattoli di nutella, riviste patinate, parole crociate e dolcetti. Tutte ipercalorie già visibili su una bambola più rotonda ma comunque rilassata e sporca di cioccolato. Euforica e piena di speranze è anche la Barbie «Quarantine New hobby edition», ancora splendente e speranzosa, con la sua chitarra, il kit per fare la maglia o dipingere, la ricetta per «una vera torta di mele». E a proposito di torta c'è la versione patita per la panificazione, naturalmente sporca di farina, poco glamour e già immersa nella dimensione casalinga, accessoriata con grandi quantità di pane, dolci, uova, lievito e zucchero.
I dolci, rigorosamente confezionati, non mancano neanche nella versione «Binge watching», ovvero le forzate di Netflix e dello zapping. E infine un tributo agli eroi della pandemia: una Barbie infermiera con la lastra dei polmoni, stetoscopio, mascherina e l'addetto al ritiro della spazzatura con i suoi contenitori della differenziata.
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Il Gazzettino