Arriva il conto: tre anni all'incubo delle lucciole

Arriva il conto: tre anni all'incubo delle lucciole
In pochi giorni aveva messo a segno quattro colpi. Poi le vittime avevano fornito agli investigatori indicazioni utili alla sua identificazione. Simone Gaspari, 39 anni, residente...

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In pochi giorni aveva messo a segno quattro colpi. Poi le vittime avevano fornito agli investigatori indicazioni utili alla sua identificazione. Simone Gaspari, 39 anni, residente a Vigodarzere, era stato individuato e denunciato. L'uomo si divertiva a rapinare prostitute e transessuali. I fatti risalgono all'ottobre 2015. Gaspari agiva sempre allo stesso modo. Affiancava le lucciole sul marciapiede rimanendo al volante della sua auto. Concordava il prezzo della prestazione. Poi faceva salire la prostituta in macchina. A quel punto estraeva dalle tasche un coltello e lo puntava addosso alla ragazza minacciandola. La vittima non aveva nemmeno il tempo di abbozzare una reazione. Era costretta a consegnare la borsetta con documenti e denaro in contanti. Poi il rapinatore la obbligava a scendere e si allontanava a tutta velocità. Gaspari ha però lasciato evidentemente molte tracce in giro. Tanto da permettere la sua identificazione. Sono quattro i colpi contestati, tra Padova e Limena, nelle zone abitualmente frequentate dalle lucciole. In tre casi ha messo a segno la rapina utilizzando un coltello, in un altro frangente si è servito di un bastone. Le vittime sono tre prostitute e un transessuale, tutti alleggeriti di somme modeste.

La Procura ha chiesto il rinvio a giudizio del trentanovenne ma Gaspari, difeso dall'avvocato Pierluigi Tornago, ha preferito evitare un processo dall'esito scontato. Il suo difensore è riuscito a concordare con il pubblico ministero Daniela Randolo una pena di tre anni di reclusione. Ieri il verdetto è stato pronunciato dal giudice dell'udienza preliminare Margherita Brunello che ha dato il proprio assenso al patteggiamento. Per effetto di questa pena Gaspari potrà evitare di finire dietro le sbarre. Non appena la condanna sarà diventata definitiva avrà l'opportunità di chiedere una misura alternativa e di scontare la pena in affidamento ai servizi sociali.
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Il Gazzettino