Arriva Icaro X4, il robot verde che protegge le vigne

Arriva Icaro X4, il robot verde che protegge le vigne
IL PROGETTOSUSEGANA I robot scendono in campo, letteralmente, per difendere le viti. Icaro X4, questo il nome del robot sostenibile che sfrutta i raggi ultravioletti per...

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IL PROGETTO
SUSEGANA I robot scendono in campo, letteralmente, per difendere le viti. Icaro X4, questo il nome del robot sostenibile che sfrutta i raggi ultravioletti per combattere i parassiti della vite, è entrato in azione ieri nei vigneti dell'azienda Borgoluce. Il rover è simile a quelli inviati su Marte e consiste in una macchina autonoma che irradia raggi Uv-c. La sua funzione è quella di proteggere la vite dai danni provocati da peronospora e oidio, utilizzando due pannelli laterali ripiegabili e adattabili, simili a delle ali, composti da emettitori a raggi Uv-C.

L'IDEA
Icaro X4 è un robot tutto trevigiano: è stato ideato e sviluppato da Free Green Nature, start-up con sede a Colle Umberto; il progetto è sostenuto da Banca Prealpi SanBiagio e gestito dal Crea-Ve, Consiglio per la ricerca in agricoltura e l'analisi dell'economia agraria di Conegliano. È nato per contrastare le malattie fungine della vite sfruttando gli effetti germicidi diretti degli Uv, a cui si aggiungono quelli indiretti che inducono la vite a produrre sostanze di autodifesa, una volta raggiunta dagli ultravioletti; infine, sulle foglie della vite, Icaro X4 convoglia l'ozono prodotto dalle sue lampade Uv. La sperimentazione verrà condotta da Diego Tomasi e Wally Forte nell'azienda Borgoluce di Susegana e dovrà accertare quali siano le migliori combinazioni tra intensità di radiazione, frequenza dei trattamenti e velocità di avanzamento. «Il Centro di ricerca è fiducioso nelle potenzialità di questa innovazione afferma Diego Tomasi -, dando già per scontato che questa sia la strada per raggiungere l'obiettivo che si è data la comunità europea, ovvero di ridurre del 50% l'uso dei fitofarmaci in viticoltura entro il 2030, ma soprattutto di dare una possibilità concreta allo sviluppo della viticoltura biologica nel Veneto e non solo».
L'OBIETTIVO

«Il ruolo delle innovazioni tecnologiche in viticoltura ha detto Giustiniani - è proprio quello di supportare le aziende nel gestire il vigneto, in quanto la sfida della sostenibilità ambientale non è più rinviabile». I risvolti potrebbero essere molto importanti, viste le potenzialità di Icaro X4 rispetto ai competitor e la necessità di ridurre l'uso dei fitofarmaci in agricoltura. Per queste ragioni Banca Prealpi SanBiagio ha deciso di finanziare la sperimentazione del Crea-Ve attraverso un contributo biennale. «Le iniziative che la Banca sta portando avanti per sostenere un'agricoltura sempre più all'avanguardia, anche sul piano ambientale dichiara Carlo Antiga, presidente della banca - si rivolgono soprattutto ai produttori agricoli, oggi più che mai chiamati a gestire realtà imprenditoriali e territoriali intrinsecamente connesse con temi quali la tutela dell'ambiente e la preservazione del paesaggio».
Elisa Giraud
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino