Arriva al Cro di Aviano la terapia per battere i tumori con i protoni

Arriva al Cro di Aviano la terapia per battere i tumori con i protoni
LA MARATONATRIESTE La terapia protonica per combattere i tumori arriva al Cro di Aviano. Pordenone vince così la sua battaglia. Ad annunciare che la prossima settimana la Giunta...

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LA MARATONA
TRIESTE La terapia protonica per combattere i tumori arriva al Cro di Aviano. Pordenone vince così la sua battaglia. Ad annunciare che la prossima settimana la Giunta adotterà una generalità ad hoc è stato ieri in Consiglio regionale nell'ambito della manovra di bilancio approvata nella notte - l'assessore alla Salute Riccardo Riccardi garantendo «l'intera copertura per l'acquisto della macchina per la protonterapia perchè è un investimento importante per la sanità regionale: il centrosinistra ha detto che l'avrebbe fatto, il centrodestra lo farà». Spiega l'assessore: «Abbiamo fatto un grande lavoro di analisi dei bilanci del Cro e di valutazione degli investimenti trovando un modo concreto per acquistare la macchina permettendoci al contempo di ridurre in modo significativo il contributo richiesto alla Regione. Inoltre, grazie al coinvolgimento di una cordata di imprenditori che si è resa disponibile a finanziare la realizzazione dell'edificio ch ospiterà l'apparecchiatura, abbiamo anche consolidato i legami con il territorio». I lavori di costruzione del bunker per ospitare la macchina costeranno circa 5,5 milioni di euro, mentre l'attrezzatura avrà un costo pari a 30,5 milioni. «L'evidenza del lavoro fatto, ricordiamolo, solo in pochi mesi, è nel reperimento di fondi che erano già nelle disponibilità dell'Istituto» aggiunge Riccardi. Per l'acquisto della macchina per la terapia protonica saranno infatti utilizzate risorse in conto capitale relative a investimenti non realizzati e non più coerenti con le attuali e future attività assistenziali del Cro. Invece con le somme di donazioni del 5xmille l'istituto avrà a disposizione i fondi per accendere un mutuo e sostenerne le rate. Partendo da questa disponibilità la Regione interverrà dunque con un finanziamento pari a un terzo del costo complessivo dell'investimento. Commenta il capogruppo del Pd Sergio Bolzonello: «Impegno positivo ma una generalità non significa avere già i soldi pronti, quando li vedremo stanziati saremo definitivamente soddisfatti, per ora resta solo la propaganda». Il Pd, infatti, aveva presentato un emendamento (bocciato) per stanziare i 30 milioni necessari per l'acquisto del macchinario d'avanguardia. Esultano il centrodestra e il sindaco di Pordenone Alessandro Ciriani.

SOSTEGNO AL REDDITO

Il 21% della Misura di inclusione attiva e di sostegno al reddito (Mia) è stata destinata a persone che hanno già un'occupazione. Lo ha reso noto Riccardi presentando il fondo di contrasto alla povertà da 8 milioni che garantisce la prosecuzione della Mia la cui sperimentazione è terminata il 31 ottobre. Agli interventi economici potrà accedere chi è residente in Friuli Venezia Giulia da almeno cinque anni (non più da due) e a gestire le erogazioni saranno i servizi sociali del Comuni e non più l'Inps. L'Isee deve essere pari o inferiore ai 6mila euro. La nuova Mia partirà il 1 gennaio 2019 e verrà garantita fino al 31 dicembre. «La Mia ha detto Riccardi ha interessato 18.890 nuclei famigliari, un terzo di questi è composto da cittadini stranieri nella misura del 29,8-30%». Il 40% dei nuclei è composto da una persona sola. In totale i beneficiari sono stati 50.516 di cui il 45,9% rappresentato da cittadini stranieri e il 29,7% da cittadini extra Unione Europea. «Discriminare per scelta politica è un errore terribile: una regione della paura senza visione di crescita» attacca Christian Shaurli (Pd) mentre secondo Roberto Cosolini «c'è una responsabilità politica pesante di non essere intervenuti prima della scadenza del 31 ottobre, serviva un'azione tempestiva». Replica Mauro Bordin (Lega): «Nessuno vuole discriminare però ci vogliono regole e criteri per dare alla regione un percorso chiaro e condivisibile: sono soldi dei nostri cittadini». A fargi eco è l'assessore Riccardi: «Accusarci di mettere a repentaglio la povertà è inaccettabile: questa è una misura transitoria in attesa di capire cosa farà il Governo».
Elisabetta Batic
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino