ARQUÀ PETRARCA «Questo autista lavorava con noi da poco, circa quaranta

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ARQUÀ PETRARCA

«Questo autista lavorava con noi da poco, circa quaranta giorni. E il suo contratto sarebbe scaduto a inizio giugno». Lo ha spiegato il titolare della Seaf, l'azienda che ha la sua sede al civico 8 di via Asiago, a Este, e che si occupa di noleggiare pullman, corriere e autobus. In tutto una ventina di mezzi, tra cui i due scuolabus utilizzati ad Arquà Petrarca «Abbiamo diversi autisti dell'Est, ma non significa niente, non abbiamo mai avuto problemi», ha concluso allontanandosi frettolosamente dal luogo dell'incidente, dove si era recato personalmente per rendersi conto della situazione. Sono state tantissime, del resto, le persone che hanno raggiunto il tornante del Sassonegro, in via Aganoor, lungo il quale si è ribaltato su un fianco lo scuolabus. Non solo le Forze dell'Ordine e le autorità, compresa la dirigente dell'Istituto Comprensivo Zanellato, ma anche tanti familiari o semplicemente cittadini di Arquà Petrarca, che volevano sincerarsi delle condizioni di salute degli alunni. Quando ancora Panduru era in fuga, un ragazzo residente nelle vicinanze ha persino messo a disposizione il proprio cane, un dogo argentino di un anno e mezzo, Athos, per fiutare le tracce del 51enne. Il cane le ha seguite inerpicandosi per un sentiero, ma le ha perse quando questo si è congiunto alla strada principale, e le tracce si sono mescolate ad altre. Il suo padrone non conosceva di persona Panduru, ma non gli era sfuggito il comportamento pericoloso del conducente dello scuolabus. «L'ho visto più volte correre a velocità sostenuta. spiega . La scorsa settimana stava per venirmi addosso mentre ero in macchina». Anche un altro residente della zona conferma che l'autista non era nuovo a manovre azzardate. «È stato visto più volte zig-zagare e viaggiare a velocità troppo elevate», spiega. Gira voce che anche nella chat dei genitori delle scuole Naccari e Petrarca fossero stati fatti presenti i comportamenti pericolosi assunti alla guida dal 51enne romeno. Tra questi anche le frenate improvvise o l'andatura a zig-zag, con il solo scopo di spaventare, o nella sua logica divertire, i ragazzi. Pare infatti che l'uomo fosse solito parlare con i suoi piccoli passeggeri, che ieri l'hanno trovato particolarmente allegro e di buon umore. Un anziano, che era a lavoro nei campi sottostanti i tornanti del Sassonegro, è stato testimone di momenti drammatici. «Stavo lavorando quando ho visto un gruppetto di bambini scendere lungo la strada, a piedi. racconta Li ho osservati con un sorriso, pensando fossero i ragazzi francesi che erano ospiti della nostra comunità». Ma loro non sorridevano, anzi, sembravano stravolti. «Solo dopo ho capito quello che era successo, quando mi ha chiamato mia figlia, che lavora all'Ulss, per chiedermi notizie di quanto avvenuto praticamente davanti a casa nostra. Non ci ho creduto finché non ho visto con i miei occhi lo scuolabus rovesciato. Un'immagine terribile, difficile da dimenticare».

Ca.B.
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Il Gazzettino