«Armando è morto perché è stato aggredito»

«Armando è morto perché è stato aggredito»
CAVARZERE«Noi pensiamo che se mio suocero non fosse stato aggredito, quella sera, sarebbe ancora vivo». Giacomo Cassetta, genero di Armando Silvano Forza, esprimendo l'opinione...

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CAVARZERE
«Noi pensiamo che se mio suocero non fosse stato aggredito, quella sera, sarebbe ancora vivo». Giacomo Cassetta, genero di Armando Silvano Forza, esprimendo l'opinione di tutta la famiglia, commenta così l'esito dell'autopsia che ha attribuito a un infarto la morte del pensionato 79enne, avvenuta sabato scorso, dopo che il 58enne Guerrino Sambin, annebbiato dai fumi dell'alcol, l'aveva preso a pugni, per una presunta offesa scaturita da una discussione di argomento calcistico. L'autopsia è stata eseguita mercoledì pomeriggio e ieri la famiglia ha potuto definire la data del funerale, che si terrà sabato alle 10, nel duomo di San Mauro.

Dall'esame, condotto dal medico legale Rossella Snenghi di Padova, sono emerse lesioni alle costole e al volto, compatibili col massaggio cardiaco, condotto dai soccorritori e con la caduta a faccia in giù sul marciapiede, ma non ferite mortali ascrivibili ai colpi ricevuti. E il cuore molto ingrossato, indice di infarto.
Tuttavia altri esami saranno condotti (la relazione finale del medico legale sarà consegnata entro febbraio) per stabilire se l'infarto possa essere stato, a sua volta, causato dall'aggressione. Una procedura, quindi, ancora aperta dal punto di vista giudiziale, che «seguiremo con la dovuta attenzione», si limita a dire Cassetta. Un'attenzione, comunque, che si è già manifestata con la nomina di un consulente medico e di un legale che stanno partecipando agli accertamenti, anche in vista di una probabile costituzione di parte civile al processo che, quasi certamente, sarà celebrato in futuro. «Non cerchiamo risarcimenti in denaro dice Cassetta è noto che Sambin non possiede nulla e nulla potrà ripagarci della perdita. Quello che cerchiamo è solo giustizia. Nei termini previsti dalla legge, ma vogliamo fare la nostra parte». Sambin, che rimane indagato per omicidio preterintenzionale, intanto, pur essendo a piede libero, non si vede più in giro, probabilmente anche su consiglio del difensore d'ufficio che gli è stato assegnato. Gli ultimi sviluppi delle indagini hanno, oggettivamente, alleggerito la sua posizione, ma la disapprovazione sociale per il suo comportamento accertato (ha preso a pugni un anziano con problemi di cuore, e meno di questo non si può dire) resta altissima. E, nel mondo politico, salgono le richieste di una maggiore presenza di forze dell'ordine, anche di sera, come deterrente per certi comportamenti, e di un potenziamento degli interventi di supporto nei confronti delle fasce marginali, per sventare il rischio che certi episodi siano solo la punta d'iceberg di un disagio più diffuso.

Diego Degan
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino