Ardito: l'ampliamento era autorizzato

Ardito: l'ampliamento era autorizzato
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LE REAZIONI
LIGNANO Ieri mattina a Lignano è stato un risveglio assai movimentato per un'operazione condotta dai carabinieri del Nas, avviata verso le 8 e durata fino a mezzogiorno, con l'ausilio di un elicottero in sorvolo. Gli uomini dei Nas del comando di Udine con l'appoggio dei colleghi di Lignano hanno messo sotto sequestro la darsena Marina Azzurra, situata in un'area golenale e sita sul lato sinistro del fiume Tagliamento. Sotto sequestro, con un'operazione distinta, anche una porzione del ristorante Al Cason di Lignano Riviera, anch'esso sulle rive del Tagliamento, nella parte di fabbricato costruita in ampliamento al ristorante esistente e adibita a magazzino. Comunque l'attività del ristorante può continuare la propria attività. In Comune bocche cucite. Il sindaco Luca Fanotto ha detto di non aver visto nessuno dei Nas in Municipio: «Quello che so, lo saputo da voi giornalisti. Non rilascio nessuna dichiarazione fino a quando non leggo gli atti. Posso dire però che sono profondamente dispiaciuto per tutti quelli coinvolti. Oggi fare attività d'impresa diventa sempre più difficile». «Era in corso l'ampliamento della cucina e del magazzino dice Giorgio Ardito, presidente della società Lignano Pineta Spa nonché proprietario di al Cason, coinvolto nell'inchiesta -. L'ampliamento era stato autorizzato due anni fa e ora questa sgradita sorpresa». Reazioni anche nel mondo politico. «Non eravamo in consiglio quando è stata approvata la vicenda di Marina Azzurra dice Stefano Trabalza, consigliere di opposizione -, per cui non conosco il problema. Esprimo però preoccupazione per quanto accaduto: temo ricadute negative sull'immagine per la località proprio ad inizio stagione». Nessuna dichiarazione, invece, da Giovanni Barberis, consigliere di opposizione: «Resto in attesa che le indagini chiariscano meglio la reale portata dell'operazione».

Enea Fabris
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Il Gazzettino