Un tassista con la passione di assemblare computer è finito a processo per ricettazione. A Livio Roncaglia, 53 anni, di Portogruaro, si contestava di aver estrapolato dati -...
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Per Roncaglia è la fine di incubo cominciato nel luglio 2014. In quel periodo fu sottoposto a perquisizione da parte della Polfer, nell'ambito di un altro procedimento. Un polverone che coinvolse altre undici persone, tutte sospettate di violazione della privacy. La Procura archiviò tutte le posizioni, tranne quella del tassista, per il quale ipotizzò la ricettazione. A spiegare al giudice come sono andate le cose è stato lo stesso Roncaglia. Il tassista portogruarese ha la passione di recuperare le cose che finiscono in discarica, soprattutto computer. Li smonta e recupera ciò che si può recuperare. «Non sono un hacker - spiega - Di 10 computer riesco a realizzarne due, ma prima faccio il backup dei dati e li conservavo. Tutto lì. Quei dati non li ho mai toccati. Il fatto è che sono abituato a non buttare via niente, tengo da conto tutto». Oggi ha capito che è stata una leggerezza, ma ripete: «Non ho rubato nulla e non ho divulgato nulla di ciò avevo scaricato».
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Il Gazzettino