Apre il Pronto soccorso all'ospedale di Trecenta

Apre il Pronto soccorso all'ospedale di Trecenta
ULSS 5ROVIGO Resta favorevole la situazione epidemiologica in Polesine con l'ennesima giornata a zero contagi e con due annunci che confermano come l'attività ospedaliera stia...

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ULSS 5
ROVIGO Resta favorevole la situazione epidemiologica in Polesine con l'ennesima giornata a zero contagi e con due annunci che confermano come l'attività ospedaliera stia tornando alla quasi normalità, dopo la grande emergenza nei mesi scorsi.

All'ospedale San Luca di Trecenta lunedì prossimo riaprirà il Pronto soccorso dopo che era diventato Punto di primo intervento a seguito della rimodulazione a ospedale Covid per fronteggiare l'emergenza.
Il San Luca non ha più pazienti Covid-19 dai primi di giugno (a inizio maggio erano 35) e da lunedì 6 a Trecenta riprenderanno l'attività anche la chirurgia di un giorno (day surgery) e la week surgery, cioè gli interventi di bassa o media complessità con una degenza entro i 5 giorni.
POSITIVI SENZA SINTOMI
«Le poche positività nell'ultimo mese - ha spiegato il direttore generale dell'Ulss 5 Antonio Compostella commentando i dati giornalieri - sono state riscontrate durante le attività di screening preoperatorio, mentre lo screening pubblico sulle categorie a rischio ha contato zero casi di positività. Il quadro polesano al momento è rassicurante, con buoni auspici per la ripresa delle attività economiche».
IL RISCHIO SCUOLE
La prova decisiva sarà però «la ripresa delle scuole, quando una massa importante di persone tornerà a frequentare ambienti chiusi». Un altro aspetto riguarda la stagionalità: «In generale i virus sono termolabili, ma non sappiamo ancora quanto lo sia il coronavirus». La trasmissione, infatti, avviene più facilmente nel periodo freddo, in ambienti chiusi e affollati.
I NUMERI
Restano fermi intanto a quota 451 i casi di Covid-19 in Polesine da inizio epidemia, pari al 2,3% dei 19.289 contati in Veneto. Stazionario anche il quadro dei guariti (410), mentre sono 5 le persone ora positive in provincia e 52 quelle in isolamento domiciliare (una settimana fa erano 74). I tamponi eseguiti hanno superato quota 46mila (46.157) per testare con l'esame diagnostico quasi 22mila persone (21.895).
CAMBIANO I CONTROLLI
Le novità non riguardano solo il ritorno alla quasi ordinarietà delle attività ospedaliere. L'attuale situazione epidemiologica fa infatti uscire dagli screening sulle categorie più esposte, gruppi come le forze dell'ordine e i farmacisti. E per i dipendenti dell'Ulss 5, come per quelli delle strutture residenziali extraospedaliere, cambiano le tempistiche dei tamponi: la verifica periodica sarà ogni 30 giorni e non saranno più sottoposti ai prelievi sierologici per intercettare la presenza di anticorpi al coronavirus. Sono misure prese «sulla scorta del fatto che adesso il virus non sta circolando o circola poco e ciò permette di farlo», ha spiegato il direttore. Questi ha aggiunto che i tamponi saranno obbligatori per chi rientra da paesi esterni all'Unione europea, come per esempio le assistenti familiari.
LAVORI NEI REPARTI
In questo «quadro molto incoraggiante», al San Luca di Trecenta proseguono i lavori: al quarto piano è stata realizzata l'area Covid per l'eventuale ripresa dell'epidemia, e con i quattro posti di terapia intensiva da programmazione regionale, restano altri 14 letti di terapia intensiva con tutta l'attrezzatura necessaria ai casi Covid, per rispondere anche a richieste dal Coordinamento regionale emergenza urgenza (Creu).
Al terzo piano del San Luca, che ospita la Medicina e che è già stato utilizzato per le degenze Covid, saranno completati alcuni interventi di manutenzione e «in una decina di giorni Medicina tornerà a pieno regime e sarà più confortevole, con nuovi serramenti e un nuovo impianto di condizionamento».
CHI APRE E CHI ATTENDE

Lunedì, come detto, riaprirà «l'attività di Pronto soccorso nella pienezza del termine, con personale medico e del 118», ha infine puntualizzato Compostella, precisando che bisognerà aspettare invece la metà di luglio per la ripartenza delle attività di riabilitazione e in particolare, neuroriabilitazione.
Nicola Astolfi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino