Appello alla Regione: «I trasporti pesanti ci rovinano»

Appello alla Regione: «I trasporti pesanti ci rovinano»
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ROVIGO Cassate quella delibera o ci distruggete le strade. È sostanzialmente questo l'appello che la Provincia ha girato alla Regione. Una questione molto tecnica, ma che nel significato generale è facilmente comprensibile.

Il consiglio provinciale ha chiesto, senza tanti giri di parole, la cancellazione della delibera approvata nel marzo 2015 dalla giunta regionale in tema di trasporti, quando la delega specifica, dopo la bufera che aveva investito Renato Chisso, era stata affidato ad interim proprio alla polesana Isi Coppola. La delibera in questione, che modifica una precedente delibera della giunta veneta del 2014, riguarda i trasporti eccezionali. E in particolare la liberazione al transito per i trasporti di blocchi di pietra, elementi prefabbricati compositi e attrezzature complesse per l'edilizia, Coils e laminati grezzi lungo le strade regionali, provinciali e comunali.
IL PROBLEMA
Nella delibera del consiglio provinciale prima ancora che l'attenzione dell'opinione pubblica e di tutte le amministrazioni venisse drammaticamente richiamata sulla sicurezza statica di ponti e cavalcavia, il 14 agosto, dalla tragedia del crollo del  viadotto Polcevera di Genova, il cosiddetto ponte Morandi, si spiega come la cancellazione «dell'indicazione previgente dei percorsi autorizzati al transito, gli elenchi di strade idonee, consentendo un numero illimitato di viaggi ai mezzi autorizzati (portata 108 tonnellate) lungo tutte le strade del Veneto nel solo rispetto della segnaletica stradale di prescrizioni, ha portato un progressivo degrado delle condizioni della rete stradale polesana, anche in considerazione di tutta una serie di limitazioni, poste da regioni limitrofe, che hanno riversato il traffico pesante in argomento sulle tratte viarie polesane».
GLI ESITI
Uno dei trasporti in questione, per fare un esempio, è quello dei Coils, che altro non sono che i giganteschi rotoli di lamiere, semilavorati dell'industria siderurgica, che vengono prodotti per esempio dal Gruppo Marcegaglia che li realizza a Mantova e Ravenna e che spesso, attraversano il Polesine.
Il passaggio dei grossi camion dei trasporti eccezionali, si legge nella delibera del consiglio provinciale, ha avuto come conseguenza che «la Provincia e altre amministrazioni comunali sono state recentemente costrette a limitare il transito di veicoli pesanti di portata superiore a 56 tonnellate su alcune strade (Sp45. Sp33), spostando il suddetto traffico su altre direttrici, per esempio la Sr482 Altopolesana ormai anch'essa in sofferenza».

Ecco allora la richiesta che arriva da Palazzo Celio: «Ritenuto che tali veicoli eccezionali debbano essere autorizzati al transito su percorsi stradali specificatamente individuati e ritenuti idonei per ragioni di sicurezza stradale. come disposto con originaria delibera della giunta regionale 751/2014, il consiglio provinciale propone la revoca della delibera della giunta regionale 408/2015 che ha introdotto la libera circolazione dei mezzi per i trasporti di blocchi di pietra, elementi prefabbricati compositi e attrezzature complesse per l'edilizia, Coils e laminati grezzi».
F.Cam.
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Il Gazzettino