Aperto un tratto dell'Arco di Giano, più facile entrare a Padova

Rivoluzione per la viabilità a Padova est dove sorgeranno il nuovo polo ospedaliero e la nuova Questura. È stata aperta al traffico infatti la prima parte del cosiddetto Arco di...

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Rivoluzione per la viabilità a Padova est dove sorgeranno il nuovo polo ospedaliero e la nuova Questura. È stata aperta al traffico infatti la prima parte del cosiddetto Arco di Giano che, una volta completato entro il prossimo agosto, permetterà a tutti coloro che arriveranno in città da est di raggiungere agevolmente il centro città. La bretella si collegherà infatti alle tangenziali in modo da offrire una viabilità veloce anche verso i quartieri periferici. L'Arco di Giano è una componente fondamentale del sistema viario di Padova che inciderà a breve su un quadrante, quello appunto di Padova Est, dove verranno concentrati i maggiori servizi cittadini come appunto il nuovo polo ospedaliero a vocazione extracittadina, la cui realizzazione è stata di recente approvata e che diventerà punto di riferimento per tutta la regione. Nello stesso quadrante verrà posizionata anche la Questura, attualmente dislocata in centro storico in spazi ristretti e difficilmente raggiungibili. Un progetto, questo, dalla doppia valenza: l'area destinata infatti è quella dove sorge il complesso di condomini di via Anelli, assurto alla cronaca perché era diventato una sorta di ghetto abitato quasi esclusivamente da extracomunitari. L'area è stata sgomberata, i condomini verranno abbattuti e vi sarà costruita la Questura. A pochi passi sorge anche il centro direzionale cittadino sede della Provincia e di numerose associazioni di categoria. L'Arco di Giano infine sgraverà Padova Est anche da parte del traffico della zona industriale collegandosi appunto alla tangenziale est. Nella stessa area si trova anche la Kioene Arena che ospita sia manifestazioni sportive che musicali. L'investimento dell'amministrazione è di 4 milioni 150mila euro per costruire la bretella che ha una lunghezza totale di 2 chilometri e 800 metri.

Luisa Morbiato

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Il Gazzettino